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Senza vergogna

Voluta dal miliardario Alberto Siccardi, la consueta pagina a pagamento di “Spazio libero” apparsa su “laRegione” di venerdì 9 giugno propone un articolo del Prof. Dr. Franco Battaglia, un noto negazionista climatico molto discusso nella vicina Penisola. Ci viene venduto come “Docente in Chimica Fisica al Max Planck Institut”, dove in realtà ha svolto attività di ricerca per un anno nel lontano 1980-81, ma dove non ha mai insegnato.

Lo scritto di Franco Battaglia è indegno di una persona da cui ci si dovrebbe poter aspettare un certo rigore scientifico. Ad esempio, accennando alle termopompe, scrive agli Svizzeri che “sarebbe molto più efficiente e meno costoso se installassero un paio di nuovi reattori nucleari e riscaldassero gli ambienti con ordinari termo (ad acqua o, meglio, a olio) alimentati dall’elettricità dei reattori nucleari che suggerisco loro di costruire”. Nega insomma che una termopompa sia più efficiente di un riscaldamento diretto, sintomo di un “terrapiattismo” sospetto per un uomo di scienza.

Prosegue nella sua eresia affermando che “un reattore nucleare che produce 1 GW elettrico ha costi dell’ordine di 3-4 miliardi”. Ora, considerando solamente i reattori più sicuri, il campo si restringe all’Epr francese e all’AP1000 americano. Per l’Epr francese, il suo fabbricante Edf, in un comunicato stampa del 19 maggio 2022, affermava che il costo finale per i due reattori in costruzione in Gb (il quinto e il sesto di quel tipo ad andare in servizio) sarà tra i 25 e i 26 miliardi di lire sterline del 2015, ossia, dato un cambio fissato a 1,23 €/£, almeno 15 miliardi di euro per unità. Per il suo concorrente americano AP1000, nella centrale di Vogtle sono in costruzione il quinto e il sesto reattore di quel tipo. Secondo il “Worldnuclearreport” del 2022, il loro costo è di 34 miliardi di dollari, cioè 17 miliardi al pezzo. Il reattore da 1 GW dal costo di 3-4 miliardi di cui parla il Prof. Dr. Battaglia è dunque una chimera.

Se poi, come fa il professore nel suo articolo, si vogliono confrontare i costi del nucleare con quelli del solare, ai costi di costruzione del nucleare – quelli reali del mondo occidentale – vanno aggiunti i costi per lo smantellamento e per lo stoccaggio delle scorie, costi che per i nostri reattori sono stimati a 23,8 miliardi. Dall’altro lato, il costo di 16 miliardi prospettato da Battaglia per 1 GW di fotovoltaico va molto ridimensionato: considerando i costi previsti da Alpiq per Gondosolar come esempio pratico (42 Mio per 18MW), per un GW sarebbero necessari 2,4 miliardi, non 16 come affermato nell’articolo. Insomma, dopo la professoressa di sicurezza nucleare presso l’Ethz alla trasmissione Falò del settembre scorso, ecco dunque un altro Prof. Dr. che fa propaganda usando dati assolutamente fuorvianti. E senza cenno di vergogna.