laR+ Votazione 18 giugno

Legge sul clima, tra sogno e realtà

In questo periodo, nel quale si dibatte sulla legge sul clima, il tema dell’approvvigionamento nazionale di energia elettrica viene trattato in svariati modi e a volte senza coerenza.

Voglio presentare due esempi che possono chiarire l’impegno necessario alla costruzione di impianti elettrici con energie rinnovabili: i pannelli fotovoltaici e le centrali idroelettriche.

Faccio riferimento ai dati statistici sul valore dell’efficienza energetica resa dai migliori pannelli fotovoltaici oggi in commercio; efficienza calcolata sull’arco delle 24 ore per 365 giorni l’anno, con i pannelli installati sui fabbricati svizzeri, distribuiti nei luoghi idonei sul territorio nazionale. Da questa premessa si calcola che occorrerebbero settanta milioni di pannelli fotovoltaici per generare la stessa energia prodotta in un anno da tutte le centrali nucleari svizzere. Beninteso, l’energia creata dai pannelli fotovoltaici va stoccata su batterie e messa a disposizione dell’utenza durante tutto l’anno (giorno e notte) come energia di banda, ossia energia immessa in rete a potenza costante (un pannello produce solo quando è illuminato, dunque di giorno. La produzione è influenzata dal ciclo delle stagioni; in inverno, momento di maggior richiesta, l’energia sarà sensibilmente ridotta).

L’energia prodotta, nell’anno medio, dalla centrale idroelettrica della Verzasca è un quarantaquattresimo dell’energia prodotta all’anno dalla sola centrale nucleare di Leibstadt. Ipotizziamo pure un grande consenso popolare alla costruzione di nuove centrali idroelettriche, ma sorgerebbero difficoltà nel trovare i siti idonei per la costruzione dei nuovi impianti. Non certo secondario l’impatto economico, in quanto la realizzazione di una nuova centrale richiede la resa economica dell’impianto (economicità). Più alto è il prezzo dell’energia e più si troveranno siti tecnicamente idonei.

La mia pluriennale esperienza di progettista di equipaggiamenti elettrotecnici per centrali idroelettriche, in Svizzera e all’estero, mi consente di affermare che la transizione dal nucleare all’energia rinnovabile è una sfida ardua che necessita di tempi lunghi e considerevoli investimenti che rincareranno pesantemente il costo dell’energia elettrica.