laR+ I dibattiti

Canobbio si è comprata un bar

Un titolo sul CdT del 22 dicembre scorso ha attirato la nostra attenzione: "Canobbio si è comprata un bar". E questo per evitare che l’Osteria Centrale, ritenuta dal Municipio "un importante ritrovo storico", non abbia a sparire. Decisione peraltro "plebiscitata" dal Consiglio comunale. Cosa fatta capo ha, si dice. Ma su un acquisto di tale portata due considerazioni da parte nostra le vogliamo esprimere. Il Municipio ha certamente agito in modo corretto, e sicuramente avrà fatto bene i calcoli, ma di certo l’ammontare dell’investimento, 2,3 milioni non sono certo noccioline. Importo ai quali andranno aggiunti in seguito, come indicato dalla Commissione delle opere pubbliche, altri 2,6 + 0,5 milioni, necessari per le previste opere di miglioria. Ergo, 5,4 milioni che andranno ad aumentare inevitabilmente il capitale terzi in un periodo economicamente non certo tra i più favorevoli. La Commissione della gestione ci tranquillizza, affermando che "i servizi finanziari e l’organo di revisione hanno definito sostenibile l’operazione". Ne prendiamo atto. A termine di paragone facciamo presente che gli investimenti totali lordi esposti nel consuntivo 2021 ammontano a 1,635 milioni, quelli a preventivo 2022 sfiorano i 3 milioni, mentre nel 2023 si prevedono investimenti per 5,658 milioni. Prendiamo pure atto del fatto che i beni acquistati andranno inclusi contabilmente quali "Beni patrimoniali", che per definizione "non servono direttamente ad assolvere compiti pubblici, ma assumono piuttosto un carattere di investimento finanziario". Noi liberali radicali non siamo necessariamente liberisti, ma sicuramente siamo molto poco statalisti e, come in questo caso, non vediamo favorevolmente questa intromissione della politica in quella che, fondamentalmente, è una mera operazione immobiliare. Ci si consenta inoltre di far notare che di questa operazione sono proporzionalmente pochi coloro che beneficiano; viceversa tutti i contribuenti saranno chiamati a partecipare. Riteniamo infine che l’ente pubblico dovrebbe prestare particolare attenzione a non creare possibili disparità di trattamento con altre realtà presenti sul territorio. Pur manifestando infatti tutta la nostra vicinanza all’attuale gerenza dell’Osteria centrale, ricordiamo che sul territorio di Canobbio è presente una decina di esercizi pubblici che, ognuno con le loro peculiarità e impegno, contribuisce alla vita sociale e aggregativa del paese. Formalmente, dal 2016 non siamo presenti nella vita politica attiva del paese, ma come liberali radicali abbiamo sempre seguito l’attività del Municipio, e questa volta abbiamo ritenuto opportuno esprimere la nostra opinione.