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Per una visione diversa del Ticino

Quando un pittore inizia a dipingere una nuova tela, capita che intraveda già il lavoro finito prima di cominciare. Quando un matematico si cimenta nella dimostrazione di un teorema capita che la soluzione gli appaia improvvisamente come una trama di proposizioni logiche che si susseguono.

La creatività nell’uomo è intimamente legata alle immagini e forse anche per questo le idee innovative vengono chiamate visioni.

Ci sono dei momenti storici in cui è necessario cambiare. In questi momenti la visione di un mondo diverso affiora nella coscienza di sempre più individui. Ma per concretizzarla c’è bisogno di concetti e persone che la rappresentino.

Oggi siamo di fronte a uno di questi momenti, con un sistema economico che ci ha portato alla dipendenza dalle fonti energetiche fossili e alla dipendenza sia economica sia psichica dal lavoro, dove il consumo è diventato una compulsiva forma di appagamento.

Un sistema che ha creato miseria e guerre e che continua la sua marcia verso la catastrofe climatica.

L’attuale situazione mondiale è vista e vissuta da molte persone, soprattutto i giovani, come l’estremo prodotto di una società che ha mostrato tutti i suoi limiti.

Se vogliamo cambiare rotta e provare seriamente a lasciare alle prossime generazioni un mondo in cui vivere, è necessario avere una visione alternativa e dipingere una società diversa su una tela completamente bianca.

Questo è il compito di tutti i cittadini e, nella loro espressione democratica, della politica. Una politica che sia capace di rispondere ai bisogni emergenti dei cittadini e della società in cui vivono.

Le crescenti disuguaglianze e i mutamenti climatici sono ormai più che evidenti. Nel nostro cantone il 30% degli anziani vive con meno di 2’500 franchi e non ha risparmi per far fronte a spese impreviste. L’arretramento dei ghiacciai ticinesi è allarmante e il rischio che spariscano in 5-10 anni è reale. Il 20% degli alberi nel Mendrisiotto potrebbero essere morti a causa dalla siccità rischiando di compromettere la funzione protettiva da frane ed esondazioni del bosco.

Se abbiamo veramente a cuore le persone e la natura allora per cambiare bastano un concetto e poche parole.

La lista di Socialisti e Verdi concretizza un cambiamento di paradigma ed esprime una nuova visione coniugando la lotta alle disuguaglianze con la tutela della natura.

Le ricette neoliberiste che riducono la forza di intervento dello Stato, promettono un improbabile sgocciolamento della ricchezza quale forma di carità ai meno fortunati e negano i cambiamenti climatici, sono superate.

Se abbiamo voglia di una visione alternativa e soprattutto se ci crediamo, allora sappiamo che oggi la sua concretizzazione può passare solo dalla lotta contro la povertà, contro la precarizzazione del lavoro e a favore dell’ambiente e del territorio.

Ma è solo avendo ben in chiaro i punti da cui non è possibile prescindere e le linee che non è possibile superare che riusciremo veramente a dar vita a questa visione.