L’introduzione di norme di legge, perlomeno bizzarre, sorprendono spesso anche gli avvocati. Sull’ultima pagina dell’edizione di sabato di questo giornale, ubicazione quantomai azzeccata in compagnia di altre notizie curiose, è apparsa una notizia che sembra un grosso pesce d’aprile anticipato: proprio dal 1° aprile di quest’anno sarà obbligatorio accendere luci anteriori e posteriori delle biciclette elettriche anche nei cosiddetti tracciati da mountain-bike, per intendersi i sentieri nei boschi.
La norma ha dell’assurdo perché di regola i fari accesi di giorno servono per farsi vedere dagli altri utenti della strada più grossi e quindi più pericolosi. Capisco lo scrupolo teutonico della novella legislativa che vuole che i pedoni nei boschi possano vedere adeguatamente eventuali biciclette che giungono; tuttavia le vedranno solo in direzione opposta perché non abbiamo occhi anche dietro. Quindi nella natura questa prescrizione ha davvero del ridicolo.
Se poi pensiamo che, a tutt’oggi, non vi è alcun obbligo del casco per le biciclette utilizzate su strada e per tutte le mountainbike (non solo quelle sopra i 25 km/h di assistenza elettrica), capiamo ancora di più quanto paradossale sia la pensata dell’Ustra. Le biciclette, soprattutto elettriche, sono esplose numericamente e questa è senz’altro una buona cosa. Vediamo però troppo spesso persone che hanno ripreso la bici magari dopo vent’anni che l’avevano lasciata in cantina per prendere il motorino; queste persone sono quindi maldestre e insicure soprattutto in un traffico caotico e quindi pericoloso come l’attuale.
Quindi prima di pensare ai fari nei boschi, i nostri alti funzionari dovevano pensare alle teste dei ciclisti e quindi sancire un sacrosanto obbligo del casco. E se vogliamo trovare una motivazione aggiuntiva a quest’obbligo mancato, oltre a salvare la pelle delle persone che lo portano, pensiamo ai famosi costi della sanità che, con tante teste meno ammaccate, sarebbero senz’altro inferiori. Ma l’Ustra si è concentrato a far luce nelle selve, forse perché oscure!