I dibattiti

Bellinzona: non nascondiamo il traffico sotto il tappeto (verde)

La proposta di un autosilo sotterraneo in piazza Governo ‘contrasta con la politica dei trasporti in ambito urbano perseguita dalla Confederazione’

Ronald David
(Ti-Press)

Nella scorsa seduta del Consiglio comunale di Bellinzona è stata approvata, a larga maggioranza, la creazione di una Zona d’incontro in piazza Governo, con conseguente pedonalizzazione di piazza Teatro. Per il movimento che rappresento, che da anni evidenzia i vantaggi di una totale pedonalizzazione della piazza, si tratta di un minimo passo nella giusta direzione. Un barlume di speranza ci ha erroneamente lasciato immaginare che finalmente stavamo imboccando la giusta strada verso la realizzazione di un centro urbano al passo con i tempi. Finché... il mito dell’automobile parcheggiata rigorosamente nel salotto di casa è tornato a far capolino, con la recente proposta dell’architetto Filippo Broggini che vorrebbe l’edificazione di un autosilo a due piani sotto la stessa piazza Governo (e sotto il suo ufficio).

Si tratta, a mio avviso, di una proposta in totale contrasto con la politica dei trasporti in ambito urbano perseguita dalla Confederazione (che finanzia le opere dei piani d’agglomerato). È avviso della nuova politica che per ragioni ambientali, economiche e per preservare la qualità di vita della popolazione si debbano privilegiare altre modalità di mobilità, come quella dolce o il trasporto pubblico (che il Cantone ha recentemente potenziato).

Ma soprattutto si tratta di una proposta vecchia, frutto di una visione secondo cui le soluzioni ai temi della mobilità debbano sempre trovare la stessa risposta: più strade e più posteggi. Una visione che non sa leggere la tematica nel suo insieme sistemico. Sebbene le automobili non saranno visibili sotto la piazza (lo sarebbe per contro il cantiere) queste non arriverebbero nel centro città volando. Anzi, continueranno a intasare l’accesso al centro con buona pace di chi ritiene ancora una buona scelta muoversi in auto in ambito urbano.

Una visione tuttavia purtroppo non lontana da quella dell’attuale Municipio, che sebbene sia apparso freddo su questa proposta, ha già immaginato l’edificazione di un nuovo grande autosilo (ndr: ristrutturazione e ampliamento del Cervia) a ridosso della nuova stazione ferroviaria in piazza Indipendenza. Un vero e proprio controsenso di chi, perlomeno a parole, auspica che vi sia un cambiamento di mentalità e di modalità negli spostamenti.

Questo pensiero non vuole certo demonizzare gli automobilisti. Si tratta semplicemente di rendersi conto che la mobilità attuale è eccessivamente sbilanciata verso il mezzo privato, mentre al contempo cerchiamo a fatica di sostenere con enormi sforzi economici il trasporto pubblico. Se andiamo avanti di questo passo i mezzi pubblici chi li prenderà? Sempre solo gli altri? Non possiamo nascondere il traffico sotto al tappeto. Dobbiamo trovare una soluzione tutti assieme per cambiare radicalmente il nostro modo di muoverci, vivere la Città e sostenere commercio ed esercenti locali.

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