Se non rispetta i criteri di sicurezza dobbiamo insistere che la si adegui al più presto. Ma abbiamo anche i mezzi per evitare aumenti di traffico
Sorprende leggere che la Mappo Morettina ora che è passata alla Confederazione non rispetta le norme di sicurezza malgrado i continui investimenti cantonali (35 milioni dal 2004). Per rapporto al “pericoloso” San Gottardo, che ha nicchie di sicurezza ogni 250 metri, nella Mappo-Morettina se ne trovano ogni 600 metri: in caso di incendio una bella differenza!
Non sorprendono invece le reazioni locarnesi sulle misure proposte dall’Ustra (diminuzione velocità e dosaggio) per ridurre i rischi fino al risanamento che a questo punto sembrerebbe più urgente del raddoppio del Gottardo, anche perché ci transitano 8mila veicoli in più al giorno.
Ma non temiamo, la velocità a 60 km/h nella Mappo-Morettina nei momenti di punta è già fisiologica, mentre il tanto paventato dosaggio ipotizzato dall’Ustra di fatto lato Locarno c’è da sempre con i semafori che regolano alternativamente l’accesso da Locarno e da Ascona, e permette flussi attorno ai 1'250 veicoli ora (medie dal 2011) senza creare grandi disagi sugli accessi; dall’altro portale a Mappo entrano di punta 100-150 automezzi in più.
Fondamentale è invece contare con una diminuzione del traffico: fra poco avremo il raddoppio del binari Ffs sul Piano, la Galleria di Base del Ceneri con un nuovo Tilo Locarno-Lugano-Chiasso, il raddoppio dell’autoservizio nel Locarnese, cadenza 10 minuti per le linee 1 Gordola Ssic, Locarno, Ascona, Losone e 7 Locarno Solduno, Losone, cadenza 30 minuti per 315 Vallemaggia, 316 Brissago e 311 Bellinzona e fra pochi anni la cadenza 15 minuti TILO Locarno-Bellinzona, fermata Ffs Minusio, eccetera.
Anche la mobilità dolce si sta sviluppando molto grazie alla forte diffusione della bici elettrica e porterà benefici alla viabilità. Dobbiamo solo finalmente realizzare ciclovie continue e adeguate al crescente numero di ciclisti. Il potenziale è veramente importante.
A fronte di questi importanti sviluppi e finanziamenti (460 milioni votati dal parlamento), purtroppo nel Locarnese si continua voler più traffico in centro progettando autosili (che rimarranno desolatamente in perdita) e in questo caso a chiamare al lupo per misure di sicurezza nella Mappo-Morettina.
Fa specie anche dover leggere che all’annuncio del rinvio dell’apertura della Galleria del Ceneri, la preoccupazione principale della Cit, a voce del suo presidente, fossero i costi per le autorimesse per depositare i nuovi autobus da non mettere in esercizio per il ritardo Ffs, come se non si potesse comunque far partire in dicembre il citato nuovo autoservizio. Ci saremmo aspettati interventi presso le Ffs (fortunatamente l’ha fatto l’Ufficio federale dei trasporti) e non la ricerca di autorimesse.
Per concludere, se la Mappo-Morettina non rispetta i criteri di sicurezza dobbiamo insistere che venga fatto al più presto e la Cit non si preoccupi, abbiamo tutti i mezzi a disposizione per evitare un aumento del traffico e colonne ai suoi portali, altrimenti i milioni per programmi d’agglomerato, doppio binario, galleria del Ceneri e nuova offerta trasporto pubblico 2021 li avremmo spesi per la gloria e non per migliorare la qualità di vita e dell’aria e l’attrattività del Locarnese.