Al tavolo sul futuro dei servizi ospedalieri non sono stati convocati gli enti locali, che si sono battuti per cure di qualità nel Mendrisiotto
È un vero peccato che l’Ente ospedaliero cantonale, nella prossima riunione dell’8 luglio, non abbia contattato i Municipi del Mendrisiotto. La questione da me sollevata per il mantenimento del pronto soccorso di Pediatria 24 ore su 24, i reparti di Neonatologia e di
Ostetricia all’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio è cosa essenziale per la salute nel Distretto.
Chi scrive è stato l’ultimo presidente dell’assemblea dei Comuni del Mendrisiotto in seno all’Obv. L’attuale Ospedale è stato voluto con grande determinazione da parte di tutti i Comuni del Distretto. È dagli anni ‘70 che la discussione è partita a livello comunale per avere un ospedale nuovo, efficiente e con tutti i reparti di primaria importanza.
A quei tempi la popolazione del Distretto affermava che per le cure appropriate l’unico ospedale affidabile era il treno per Zurigo. Davanti a questa affermazione, sempre più condivisa dalla nostra gente, i Comuni si sono mossi in massa e dopo anni e anni di discussione ecco sorgere l’attuale Obv con tutti i servizi per una cura della popolazione molto efficace e puntuale.
Oggi togliere il pronto soccorso di Pediatria e, come ventilato, portare i reparti di neonatologia e di ostetricia in quel di Lugano è sminuire le aspettative della nostra gente. Ecco perché personalmente mi aspettavo un coinvolgimento dei Comuni del Mendrisiotto. Ma così non è stato.
Forse l’Ente ospedaliero dimentica che opera in una regione che conta 50mila abitanti, e che per loro l’Obv è punto di riferimento per avere una medicina moderna e sostenibile. Oggi l’Ospedale è nel cuore della popolazione ed è il faro per la salute nel Mendrisiotto. Nessuno vuole che l’Obv diventi un ospedale di serie B: dovrà essere un ospedale all’avanguardia.