I dibattiti

Obv: alla riunione dell'Ente i Comuni del Distretto non ci sono

Al tavolo sul futuro dei servizi ospedalieri non sono stati convocati gli enti locali, che si sono battuti per cure di qualità nel Mendrisiotto

Matteo Muschietti (Ti-Press)

È un vero peccato che l’Ente ospedaliero cantonale, nella prossima riunione dell’8 luglio, non abbia contattato i Municipi del Mendrisiotto. La questione da me sollevata per il mantenimento del pronto soccorso di Pediatria 24 ore su 24, i reparti di Neonatologia e di
Ostetricia all’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio è cosa essenziale per la salute nel Distretto.

Chi scrive è stato l’ultimo presidente dell’assemblea dei Comuni del Mendrisiotto in seno all’Obv. L’attuale Ospedale è stato voluto con grande determinazione da parte di tutti i Comuni del Distretto. È dagli anni ‘70 che la discussione è partita a livello comunale per avere un ospedale nuovo, efficiente e con tutti i reparti di primaria importanza.

A quei tempi la popolazione del Distretto affermava che per le cure appropriate l’unico ospedale affidabile era il treno per Zurigo. Davanti a questa affermazione, sempre più condivisa dalla nostra gente, i Comuni si sono mossi in massa e dopo anni e anni di discussione ecco sorgere l’attuale Obv con tutti i servizi per una cura della popolazione molto efficace e puntuale.
Oggi togliere il pronto soccorso di Pediatria e, come ventilato, portare i reparti di neonatologia e di ostetricia in quel di Lugano è sminuire le aspettative della nostra gente. Ecco perché personalmente mi aspettavo un coinvolgimento dei Comuni del Mendrisiotto. Ma così non è stato.

Forse l’Ente ospedaliero dimentica che opera in una regione che conta 50mila abitanti, e che per loro l’Obv è punto di riferimento per avere una medicina moderna e sostenibile. Oggi l’Ospedale è nel cuore della popolazione ed è il faro per la salute nel Mendrisiotto. Nessuno vuole che l’Obv diventi un ospedale di serie B: dovrà essere un ospedale all’avanguardia.