La resilienza è la capacità di adattamento ai cambiamenti esterni, anche traumatici, senza degenerare. La nostra società ne ha un livello bassissimo. I nostri beni di consumo percorrono migliaia di chilometri, con catene di produzione e distribuzione estremamente lunghe, complesse e delicate. Un Comune resiliente si basa su un’economia circolare con catene di produzione corte, una società egualitaria e un utilizzo efficiente ed ecologico delle risorse ambientali. Trattare questi temi non vuol dire non fare nient’altro ma piuttosto fare ponendosi degli obbiettivi economici, sociali ed ecologici a lungo termine.
Ad esempio il picco del petrolio e l’incertezza sulle produzioni agricole d'importazione devono essere temi prioritari quando si pianifica il territorio e le risorse energetiche. Le avversità climatiche e la perdita di biodiversità devono venir presi in considerazione quando pianifichiamo nuove opere (quali ad esempio scuole, casa anziani, sale multiuso e centro giovanile). Dall’economia alla pianificazione della viabilità: la resilienza e con essa il benessere genuino delle e degli abitanti di Biasca devono rimanere prioritari.
Il Comune può giocare un ruolo fondamentale sia nel garantire le basi per una società coesa e solidale portandoci a riscoprire dei valori comunitari; sia impegnandosi a trasmettere ad allieve e allievi delle scuole conoscenze legate all’agricoltura così da ricreare quel legame con la natura e le risorse ecologiche di cui viviamo.
Un Comune più resiliente non sarebbe solo più economico ed ecologico ma migliorando la nostra qualità di vita ci renderebbe tutte e tutti più felici. E infine permetterà di avere un futuro dignitoso a noi e alle generazioni che seguiranno.