In un'interpellanza si chiede al Municipio di ‘attivarsi e fare pressione su Ffs e Alliance Swiss Pass’ per convincerli a mantenere questo servizio
L’abolizione delle carte giornaliere Ffs va “contro la promozione del trasporto pubblico, che è invece necessario rendere attrattivo e accessibile a tutti”. Anche il Plr di Biasca in un'interpellanza chiede al Municipio di “attivarsi e fare pressione su Ffs e Alliance Swiss Pass” per cercare di convincerli a mantenere questo servizio. “Altri comuni si sono già attivati in tal senso e una presa di posizione ulteriore potrebbe cambiare la decisione annunciata”. Alliance Swiss Pass vorrebbe infatti rinunciare alle cosiddette Flexicard entro il 2023.
“Nel corso degli ultimi decenni la Svizzera ha investito in modo esponenziale nelle infrastrutture e nei piani del trasporto pubblico”, si legge nel testo firmato da Tiziano Lüthy. “Grazie alla galleria di base del San Gottardo e a quella del Ceneri i principali centri a nord e a sud di Biasca sono sensibilmente più vicini e i tempi di percorrenza per raggiungerli con i mezzi pubblici sono diventati concorrenziali a quelli privati”. Inoltre, “la volontà da parte di tutti di puntare su abitudini più ecosostenibili è ancora presente nell’opinione pubblica”. Attualmente Biasca vende le carte giornaliere Ffs a 35 franchi per i domiciliati e a 45 franchi per i non domiciliati. “Un prezzo molto conveniente” che permette così alla popolazione di “approfittare della fitta rete di trasporti svizzera dando un contributo alla mobilità sostenibile” che nel Comune negli ultimi anni “è stata promossa in maniera importante”. Il Plr di Biasca nell'interpellanza chiede infine “quante carte giornaliere sono state vendute nel corso degli ultimi anni dal nostro comune (ai domiciliati e ai non domiciliati)”.