Piccolo comune, piccolo impatto? Vedo la politica comunale come la chiave del rapporto tra i cittadini e la politica, rispondendo per prima alle necessità dei cittadini e delle cittadine. Le piccole realtà dei nostri comuni possono farsi sia pioniere di un nuovo modo di vivere e fare politica, sia mediatrici pronte all’ascolto per non lasciare nessuno indietro. A questo proposito la solidarietà non deve e non può rimanere un concetto romantico: sono necessari aiuti statali a chi ha subito pesantemente la pandemia per garantire una ripartenza.
Mi candido per una Coldrerio coraggiosamente pronta alla mobilità dolce e pubblica, che voglio credere caratterizzerà sempre di più il nostro distretto e il Cantone a vantaggio di territorio, ambiente e persone. La sociologa Jane Jacobs identificava nei marciapiedi l’habitat dove vengono creati legami e reti sociali. Lo riesco a immaginare anche di piste ciclabili, zone pedonali e comode fermate dei mezzi pubblici. Le esperienze di studio in etnologia e scienze ambientali a Zurigo e cooperazione internazionale a Bologna mi hanno allontanata dal Ticino negli ultimi anni. Quella del giovane in fuga per un’insufficiente offerta sul territorio è una realtà diffusa: incentiviamo e facilitiamo la partecipazione giovanile alla formazione, al lavoro, e alla politica.
Nei suoi risvolti negativi la condizione attuale mi ha però permesso di seguire la campagna a distanza, potendo progressivamente partecipare e poi diventare membra di Comitato delle Giovani Verdi ticinesi. Vi chiedo sostegno per raggiungere due obiettivi: contribuire al buon funzionamento della nostra politica comunale, ma soprattutto rappresentare al suo interno la voce di donne e giovani e promuovere tutela ambientale e giustizia sociale.