La promozione dell’accesso ad abitazioni accessibili rappresenta un obiettivo tanto annoso quanto urgente della politica cittadina. Infatti, mentre l’affitto costituisce ancora oggi una tra le voci di spesa più pressanti del bilancio familiare, Lugano continua ormai a subire la preoccupante tendenza alla perdita di alloggi a pigione moderata. Nell’ottica di conservare e ampliare l’offerta in questo ambito, occorre perciò dare maggiore impulso alla politica dell’alloggio soprattutto a livello comunale. In tal senso, il Comune dovrà impegnarsi in particolare ad acquisire nuovi edifici da ristrutturare, a mettere a disposizione i propri terreni concedendo appositi diritti di superficie e a promuovere il rinnovo degli alloggi esistenti pur mantenendo delle pigioni sostenibili.
Nel contempo, uno sviluppo urbano che soddisfi l’esigenza di una migliore mescolanza sociale dovrà essere perseguito anche nel quadro del Pr unico, dove andranno introdotti vincoli e incentivi pianificatori a favore della costruzione di abitazioni rivolte ai redditi medio-bassi.
Malgrado la finalizzazione dell’importante progetto di Via Lambertenghi, negli anni la Città di Lugano ha però accumulato un sensibile ritardo nell’attuazione di una politica dell’alloggio. Anche per questo motivo, dovrebbe tornare d’attualità la proposta di costituire un Ente autonomo per rilanciare finalmente l’intervento comunale in questo campo. Questo Ente potrebbe assumere inoltre la gestione degli alloggi di proprietà del Comune, al momento infelicemente esternalizzata, garantendo tra l’altro pure un servizio di custodia sociale. Nell’auspicio che un sostegno tempestivo possa giungere dal Cantone grazie al Pca, una coraggiosa politica dell’alloggio dovrà insomma rientrare anche tra le priorità della Lugano del futuro.