Mi spaventa costatare che, davanti a un mondo che reclama, ad alta voce, l’azione e l’energia dei giovani per invertire la rotta verso un nuovo modello di vita sostenibile, rispettoso dell’ambiente e del territorio, tanti ragazzi appaiano scoraggiati, sfiduciati o addirittura disinteressati a raccogliere la sfida. Credo che noi “vecchi ragazzi degli anni ’80”, abbiamo il dovere d'incoraggiare i “nostri figli” a cambiare la cose, dimostrando che siamo disposti a farlo con loro e per loro.
La consapevolezza di doverci allontanare da quel modello consumistico che ha rappresentato finora la nostra quotidianità, e la determinazione a farlo, passo dopo passo, con convinzione e perseveranza, sarà la leva che sposterà l’asse portante di tutte le scelte globali, economiche, finanziarie, sociali, ambientali e territoriali. Noi consumatori abbiamo il potere di orientare, da una parte l’economia attraverso la nostra domanda e dall’altra la politica esercitando il nostro diritto democratico.
Un primo importante passo in questa direzione lo possiamo fare dando più potere a chi mette la protezione dell’ambiente e della salute al primo posto della propria azione politica, anziché la difesa di un fallimentare modello economico. Questa è la ragione che anni fa mi ha orientata verso il Partito dei Verdi; scelta consolidatasi anno dopo anno con il progressivo aggravarsi delle condizioni della nostra Casa. I Verdi sono il partito maggiormente consapevole dei problemi che richiedono la più urgente attenzione, affinché non diventino irrisolvibili. Ritengo che, solo una tempestiva, coraggiosa e innovativa politica ambientale, porrà le necessarie basi per affrontare efficacemente tutti gli altri temi scottanti.