Bellinzona

Addio politica del catenaccio

Usciamo da una legislatura difficile, dove soprattutto nell'ultimo anno, sono emersi difetti di una nuova Città, ancora un po' immatura. L'attuale Municipio sotto la pressione dell'opposizione sui temi più delicati ha scelto spesso di trincerarsi dietro a risposte parziali, incomplete, dai toni piccati o, nel caso dei sorpassi di spesa, identificando un capro espiatorio. Ci si dimentica però che l'opposizione è un elemento fondamentale in un sistema democratico, che permette il compito di sorveglianza sull'operato dell'autorità. Cercare di svilire, screditare o dileggiare questo ruolo risulta pericoloso e non fa altro che perpetrare un modello di gestione della cosa pubblica che fa catenaccio per difendere la propria posizione dominante.
Ed è proprio in quest'ottica che alle elezioni si presenta una lista unitaria che intende cercare di creare una breccia in questo modo di far politica così chiuso su sé stesso. Per trovare spazio in una politica che oggi purtroppo, in maniera sistematica, boccia le proposte innovative perché vengono dalle forze politiche sbagliate, salvo poi talvolta riproporle dopo anni rivendicandone la paternità. Gli esempi di bocciature sistematiche sono numerosi, come la lotta al cambiamento climatico, l'istituzione di un bilancio sociale e ambientale (approvata ma rimasta nei cassetti), degli stimoli per il risanamento energetico degli edifici, la creazione di cooperative abitative, la casa della cultura (anche questa nel cassetto), contro il confitto di interesse, per tutelare il verde pubblico, a favore di una migliore rete di mobilità dolce o a favore del commercio locale. È proprio con l'obiettivo di concentrarsi ancora su queste tematiche che intendo continuare la mia avventura in Consiglio Comunale e perché no, fare goal in contropiede.