I dati epidemiologici e l’arrivo dei vaccini ci fanno guardare al futuro con cauto ottimismo. Il grado di stanchezza della popolazione è però alto e la voglia di poter finalmente riprendere con una nuova normalità è grande.
Ma noi da cittadini come possiamo dare un segnale di vicinanza alle aziende e ai commerci attivi nel nostro Comune? La risposta sembra forse banale, ma possiamo aiutarci e aiutare nella ripartenza scoprendo o riscoprendo il piccolo negozio sotto casa, andando appena sarà possibile al nostro bar preferito o nel ristorante che da troppo tempo non abbiamo più potuto frequentare, tornando ad acquistare nel negozio locale le scarpe in vista delle passeggiate primaverili in montagna con annesso un qualche gustoso acquisto dal contadino o una tappa in capanna, oppure decidendo di effettuare una riparazione da tempo rimandata chiamando uno dei bravi artigiani della zona.
Il concetto del “chilometro zero” è applicabile in tutti gli ambiti e non deve essere né una moda né un obbligo, ma portarci ad una maggior consapevolezza nelle nostre scelte quotidiane. Ogni Franco speso localmente è ben speso e unito a quello di ognuno di noi porta un aiuto concreto oltre che un segnale di incoraggiamento, di vicinanza e di speranza per chi si trova in difficoltà.
Naturalmente anche il Comune deve fare la propria parte e con gli importanti investimenti in vista deve attuare una politica di rilancio anticiclica con un occhio particolarmente attento nell’assegnazione di mandati a ditte locali. Oltre a ciò, sono in atto valutazioni volte a proporre ulteriori misure mirate di sostegno che dovremo essere in grado di attuare al più presto, senza più tergiversare.
Tutti possiamo dare il nostro piccolo o grande contributo per la ripresa del nostro tessuto economico e sociale.