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Bellinzona e il coraggio di decidere

Bellinzona, con la sua posizione strategica nel cuore del Ticino, si erge come una porta di accesso privilegiata tra i due poli economici di Zurigo e Milano. Questa caratteristica non solo la rende un crocevia fondamentale per il tessuto economico della regione, ma la posiziona anche come un luogo ideale per incentivare la domiciliazione di giovani famiglie in cerca di opportunità e qualità di vita. La centralità geografica della capitale è inoltre un’opportunità anche all’interno del Cantone, dove in tempi record si raggiungono in treno Lugano oppure Locarno.
La rendita territoriale di cui beneficia la città, insieme alla nuova potenza organizzativa e finanziaria derivata dall’aggregazione, ci induce pertanto a essere ambiziosi. Non è quindi un caso che la Città di Bellinzona abbia attirato progetti di valenza cantonale come il polo biomedico, il nuovo quartiere delle Officine e il nuovo ospedale regionale alla Saleggina. Si tratta di cantieri che se sviluppati correttamente saranno il motore della città per i prossimi 50 anni. Questi progetti non devono assolutamente nascere vecchi, bensì attrattivi agli occhi di coloro che realmente ne usufruiranno, ovvero le nuove generazioni. È quindi fondamentale adottare un approccio moderno e coinvolgere sin da subito gli attori che miriamo ad attrarre nei nuovi centri di competenza, così da implementare un’infrastruttura che rispecchi i bisogni di domani. Proprio in questo contesto auspico un ruolo centrale da parte del Municipio, da leader, nel coordinare lo sviluppo strategico e urbanistico del progetto. Se necessario difendendo posizioni scomode nei confronti di Ffs e autorità cantonali rispettivamente federali. Non dimentichiamo infatti che il progetto sorgerà sul territorio di Bellinzona, deve quindi essere funzionale per tutta la città senza dimenticare il coinvolgimento dei quartieri in quel che sarà lo sviluppo territoriale e urbano.
I grandi progetti, così come la posizione strategica, non possono che rendermi fiducioso e motivarmi ancor di più nel mettermi a disposizione per aiutare la nostra Bellinzona ad affrontare le sfide che l’attendono. Credo fermamente che la città abbia tra le mani i progetti più interessanti del cantone, una consapevolezza che ogni tanto sembra mancare alle autorità comunali. Il potenziale è enorme. Sono pertanto convinto sia giunto il momento per noi giovani di metterci in gioco, ognuno con le proprie competenze, a favore di Bellinzona, a cui serve più che mai nuova energia.