L’esodo di giovani è da diversi anni una questione aperta nel Canton Ticino. Negli ultimi 10 anni il saldo migratorio intercantonale per la fascia d’età fino a 39 anni è risultato negativo e con una netta tendenza al peggioramento. Questo dato dovrebbe farci riflettere; non solo per il dato statistico in sé, ma anche per le conseguenze negative che ne derivano. La perdita non riguarda solo gli individui stessi, ma anche la possibilità che essi crescano conseguentemente i propri figli fuori dal cantone. A perderci sono le aziende ticinesi alla ricerca di forza lavoro, come pure le associazioni sportive e culturali, che vedono ridursi il numero di nuovi membri attivi. Penso pure alla sfortunata ipotesi di parenti bisognosi di cure che, a causa della distanza, non possono contare sull’importante sostegno dei famigliari curanti. Si può quindi sostenere che la regione sta perdendo, anno dopo anno, una parte essenziale del proprio tessuto sociale.
Il Centro, come pure i Giovani del Centro, si sono fatti promotori negli ultimi mesi di proposte specifiche e concrete per aumentare l’attrattività del Cantone agli occhi di quei cittadini che attualmente stanno valutando la domiciliazione fuori dai confini cantonali, oppure di quelli che già vivono oltre Gottardo. Le proposte spaziano da misure atte all’aumento del potere d’acquisto delle neo-famiglie, la conciliabilità famiglia-lavoro e il tema degli alloggi a prezzi accessibili.
Nell’affrontare la questione dell’esodo dei giovani, anche i Comuni possono essere parte attiva e giocare un ruolo di prim'ordine. In primis, la politica comunale potrebbe agire in funzione di quegli elementi di disparità percepiti dalla popolazione ticinese rispetto al resto della Svizzera; come, ad esempio, il denaro rimanente nelle tasche dei ticinesi alla fine di ogni mese. In questo senso, la sezione asconese del Centro si è fatta promotrice nella scorsa legislatura di una mozione, che propone al Municipio di assumere un ruolo attivo nella promozione di alloggi a pigioni accessibili: a partire dal monitoraggio della situazione attuale degli affitti ad Ascona, fino alla valutazione di misure concrete atte all’incremento di alloggi a pigione accessibile.
Personalmente credo che l’attrattiva del nostro territorio possa e debba essere alimentata a partire dai Comuni. Il mio auspicio per la prossima legislatura è che i futuri Municipali e Consiglieri comunali possano contribuire concretamente nel rendere il nostro Cantone un luogo ancora più allettante per le neo-famiglie che qui decidono di rimanere stabilmente, perché sono convinto che i comuni ticinesi abbiano tutte le carte in regola per essere sempre più a misura di famiglia, di giovane e di anziano.