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Il sindaco, questo sconosciuto

Mentre i mass media ci bombardano di annunci, foto accattivanti, slogan, promesse e i vari santini hanno invaso le case, per chi ripresenta la propria candidatura, la fine di una legislatura è sempre un momento di bilancio e introspezione. Nel mio caso anche l'abbandono dei due colleghi sindaci di Valle, mi ha ulteriormente messo in discussione.
Nei comuni la figura del sindaco è decisamente prestigiosa, un ruolo importante, un numero uno che funge da rappresentante verso l'esterno che deve conoscere, percepire e sviluppare i bisogni dei cittadini nel miglior modo possibile. Questo fondamentale compito d'antenna che capta le esigenze è pure sollecitato nel raccogliere le criticità, le delusioni verso scelte o operazioni che a volte non soddisfano tutta la comunità. Gioie e dolori che fanno parte del ruolo e che mettono a dura prova emotività e forgiano la personalità. Al di là di questo esiste un immenso mondo dietro le quinte che è fatto di ascolto e lettura, di ricerca di soluzioni, di condivisione, di complesse procedure dettate dal sistema istituzionale, di avvicinamenti, di discussioni per trasformare idee e principi in esecuzioni. Operazioni concrete realizzate grazie all'essenziale professionalità degli operatori amministrativi e tecnici che accompagnano il disegno decisionale comunale. Se Consiglio comunale e Municipio riescono ad avere una certa visione comune, l'esercizio democratico si svolge al meglio e i risultati sono subito percepibili; se al contrario, dominano gli scontri e le discussioni, spesso e volentieri i già lunghi processi esecutivi si arenano e vanno alla deriva, ma questa è la democrazia. Davanti a questo complesso, ma entusiasmante processo è evidente che non sia un gruppo o una persona a potersi vantare d'essere l'artefice di progetti o innovazioni realizzate. Purtroppo, in questo momento di massima esposizione, sono parecchi coloro che rivendicano successi e ne promettono altrettanti nuovi per il futuro, dimenticando volutamente il lungo percorso di condivisione.
Il sindaco è insomma una figura che raccoglie tutto quanto ruota attorno, porta tutto sé stesso e si prodiga per migliorare la vita di tutte le famiglie. Un ruolo prestigioso, un esercizio fantastico al quale ho deciso di ripropormi con la testa e con il cuore, perché vorrei tanto che la nostra realtà semplice e genuina possa saper cogliere le ritrovate potenzialità di una vita in un contesto territoriale fantastico.