Cinque candidati per 5 posti. Ma lascia il sindaco storico Luca Pohl. Al suo posto (probabilmente) Samantha Garbani Nerini. Entra anche ‘Mani’ Vetterli
La notizia a Orselina non è l’ennesima elezione tacita del Municipio, vista la presentazione di 5 candidati per altrettanti posti disponibili, ma piuttosto l’uscita di scena, ad aprile, del sindaco storico Luca Pohl, in Municipio dal 1992, sindaco dal 2004 e prima ancora in Consiglio comunale dal 1980 (l’anno in cui nasceva Martina Hingis ed entravano in commercio i “post-it”).
Pohl ha dunque deciso di cedere il posto, e la responsabilità della conduzione del Comune, sulla base di una semplice riflessione: «Bisogna liberare un po’ le sedie se si intende avere dei ricambi. Nel mio caso, constato anche di avere una persona valida per succedermi e non vedo perché non darle lo spazio che merita viste le sue indubbie qualità». Insomma, un’investitura in piena regola per Samantha Garbani Nerini, vicesindaca in carica e municipale uscente di maggior esperienza politica fra le “mura” orselinesi. Gli altri due ricandidati (di fatto già rieletti) sono infatti Nigel Gilbert, unico rappresentante del Gruppo Indipendenti Orselina, e Stefano Gueli, del Centro, entrambi in Municipio da meno tempo.
Unitamente a Gueli, il Centro ha candidato Matteo Portesan, come lui classe 1970, mentre con Garbani Nerini il Plr ha presentato – e porta dunque nell’esecutivo – un “personaggione” come Gianbeato “Mani” Vetterli, che per il Locarnese, al di là di ogni giudizio di valore, è una specie di istituzione. Già in Consiglio comunale a Locarno per suppergiù un trentennio, e lungamente anche nella commissione della Gestione, non ha curiosamente mai avuto esperienze in un esecutivo. Tuttavia, come lui stesso deve rilevare, «la lunga militanza in legislativo, unitamente ad altri cimenti, mi hanno permesso di conoscere molto bene i meccanismi interni di un’amministrazione comunale».
Vetterli, classe ’44, chiarisce subito che «l’impegno che ho deciso di assumere si limita al tempo di una legislatura e se mi sono messo a disposizione è per dare una mano, non certo per disturbare le aspirazioni di qualcuno più giovane di me. Questo è bene sottolinearlo a doppia linea».
Per altro, l’esperienza di Vetterli potrà tornare utilissima nell’esecutivo di Orselina anche alla luce di altri impegni di grande responsabilità ricoperti in passato. Fra tutti, vanno ricordati quelli in seno alla Centro balneare regionale di Locarno, nel cui Cda era entrato su mandato della Città, e dove aveva poi assunto il ruolo di amministratore delegato; ma anche il provvidenziale ruolo esercitato nell’ambito del risanamento della Cardada impianti turistici Sa, nel cui Consiglio di amministrazione pure era stato delegato dalla Città, diventando poi presidente e amministratore delegato. Cit che fra l’altro è “domiciliata” proprio a Orselina, realtà che Vetterli conosce dunque a menadito. E a questa conoscenza non è sussidiaria quella del sindaco in carica, che Vetterli, salutandolo, inquadra in questi termini: «Luca Pohl in oltre 30 anni in Municipio, di cui 20 da sindaco, ha fatto davvero tantissimo e per questo va solo ringraziato, anche per l’estrema correttezza che ha sempre dimostrato».
Detto del Municipio già designato e delle concrete prospettive di avere nei prossimi anni una sindaca nella persona di Samantha Garbani Nerini – il che, considerate le dinamiche orselinesi, sembra escludere la necessità di un ballottaggio per il sindacato – va rilevata la situazione singolare che si è delineata per quanto riguarda l’elezione del Consiglio comunale. A Orselina sono attivi quattro gruppi politici, che per il legislativo hanno presentato rispettivamente 7 candidati (il Centro), altri 7 candidati (il Gruppo Indipendenti Orselina), 6 candidati (il Plr) e 1 candidato (HelvEthica Ticino sezione Orselina). Totale: 21 candidati. Ma le sedie da occupare nella sala del Consiglio comunale collinare sono solo 20. Di fatto, un’elezione il 14 aprile sarebbe orientata a escludere un singolo candidato sui 21 in corsa, più che a eleggere i 20 necessari per formare il legislativo. Oggettivamente, se ne può fare a meno, anche solo per una questione di costi.
Comunque, le scelte dovranno essere affinate e presentate come definitive soltanto il 5 febbraio prossimo. Lì sapremo non solo se fra i 4 partiti ci sarà stato nel frattempo un accordo per evitare di mandare la popolazione al voto solo per il Consiglio comunale. Ad aprile, poi, una volta insediato il Municipio, si capirà anche se Samantha Garbani Nerini “va bene” a tutti come sindaca, oppure dovrà giocarsi alle urne la possibilità di succedere a Pohl sfidando uno o più colleghi aspiranti.