laR+ ELEZIONI FEDERALI '23

L’avvocato e il clima

Il mondo evolve di continuo: socialmente e tecnicamente. Nel 1898 venne creata la Federazione svizzera degli avvocati. In quegli anni pochi cantoni prevedevano regole deontologiche per la professione d’avvocato. Per il resto vigeva il libero mercato. Sempre nel 1898 pare che la concentrazione di CO2 nell’atmosfera iniziasse ad elevarsi attorno a 295 ppmv (parti per milione in volume). Negli 800’000 anni precedenti il CO2 non aveva mai superato i 300 ppmv. A seguito dell’attività umana, questa soglia è stata superata dal 1910 per raggiungere i 400 ppmv dal 2010. Si prevedono i 500 ppmv nel 2050 con un riscaldamento del pianeta di +3 o 4 °C. La Svizzera ha firmato dei trattati internazionali e si è data quest’anno una legge federale sul clima. Gli avvocati svizzeri hanno deciso quest’anno di aggiornare le proprie regole etiche professionali. Esse prevedono tra l’altro di avere un comportamento corretto verso i clienti e i magistrati, ma anche di trasmettere un’immagine pubblica dignitosa del mestiere, al passo coi tempi: quindi etica e responsabile. Responsabili per la difesa ad es. dello stato di diritto e dei diritti fondamentali quali quello alla vita (art. 2 Cedu). Di tali diritti sono titolari anche i nostri bambini e i nascituri delle prossime generazioni. È difficile farsi eleggere puntando sui diritti delle generazioni quando queste ancora non votano. Finché gli elettori voteranno chi gli promette qualcosa oggi per oggi, sarà difficile affrontare con successo politiche volte ad un futuro migliore. Soprattutto quando ci si trova confrontati con negazionismi da un lato e catastrofismi dall’altro. Dobbiamo evitare che le derive politiche annullino gli sforzi verso una neutralità carbonica. Il diritto, e quindi i professionisti del diritto possono condizionare, informare, suggerire, invogliare, orientare controparti, ma anche propri clienti e tribunali. Le scienze comportamentali, cognitive ed ambientali possono integrarsi nelle scelte di regolamentazione: si può poi orientare senza imporre divieti, senza incentivare con soldi pubblici ma puntando sulla responsabilità e consapevolezza. Ogni avvocato, generalista o specialista – oltre ad avere una propria responsabilità sociale d’impresa – può ad es. consigliare i propri clienti nei rispettivi ambiti – anche quelli che svolgono ancora, qui o all’estero, attività dannose per l’ambiente –, senza con ciò venir meno al proprio dovere di fedeltà verso il cliente, anzi! Crescendo la sensibilità ambientale crescono anche i rischi d’immagine, e un buon consiglio è nel suo interesse. Di tutto questo se ne parla a livello federale e anche la piazza finanziaria svizzera è incentivata a finanziare le nuove tecnologie. Quindi libera impresa, sostegno alla ricerca, sviluppo tecnologico orientati al miglioramento climatico sono centrali per un ambiente vitale e un consumo di energia sostenibile.