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Como, da febbraio l’ingresso al Duomo sarà a pagamento

La nuova misura, voluta dall’ente Chiesa Cattedrale, sarà applicata in via sperimentale per un anno e riguarderà esclusivamente i turisti

Ai fedeli sarà sempre consentito l’accesso
3 dicembre 2024
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Dal 1° febbraio 2025 e in via sperimentale per un anno l’ingresso al Duomo di Como per i turisti sarà a pagamento, mentre per i fedeli, ai quali sarà riservata un’area per le preghiere, continuerà a essere gratuito. La novità, destinata a far discutere, è stata comunicata stamane dall’ente Chiesa Cattedrale che ha in gestione il Duomo del capoluogo lariano. Nella comunicazione c’è scritto che l’obiettivo è quello di “garantire la coesistenza tra visitatori e fedeli” alla luce della crescita del turismo in città che, dal dopo pandemia, sta proponendo numeri senza precedenti.

Per i turisti oltre al biglietto, all'interno della Cattedrale è previsto un percorso dedicato. La decisione di far pagare ai turisti l'ingresso al Duomo è stata presa di concerto con il Comune di Como: rientra in un accordo mirato a creare una rete con i musei cittadini.

Domenica è stato comunicato che dal 1° febbraio 2025 nei musei di Como arriva la card riservata ai lariani e nuove tariffe per i turisti. Un nuovo sistema di bigliettazione integrata per l'accesso ai musei civici che comprenderà anche il Duomo. Alla base di questa decisione ‘rivoluzionaria’ per il panorama museale e culturale di Como, c’è la crescita del turismo in città e sul territorio lariano. “La forte spinta turistica che la città di Como sta vivendo – si legge nel comunicato dell’ente ecclesiastico – in questi ultimi anni ha visto modificare in modo consistente il numero dei visitatori della Cattedrale, dove, in alcune occasioni, si sono registrate punte di migliaia di accessi giornalieri”. La necessità perseguita è quella di rendere più equilibrata la coesistenza tra i frequentatori della cattedrale per fini turistici e i fedeli. “La sinergia fra i due enti ha come obiettivo principale di mettere in dialogo il patrimonio della città per la sua migliore comprensione, tutela e valorizzazione attraverso una offerta culturale ampia e unica, in grado di orientare i flussi dei visitatori in tutte le sedi coinvolte e con una più razionale distribuzione temporale”.