Confine

Anche a Como si valuta una tassa per i turisti

Il sindaco Alessandro Rapinese, durante 29 giornate, propone un ticket di cinque euro a persona per evitare sovraffollamenti

I fiumi di persone potrebbero sparire
(Ti-Press)
14 aprile 2024
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Una ‘tourist tax’ nel periodo estivo a Como come a Venezia. È l’idea che Alessandro Rapinese, sindaco del capoluogo lariano, ha confessato al quotidiano londinese The Times. Nell’ampia intervista il primo cittadino comasco afferma che "stiamo discutendo l’idea di far pagare un tassa, come argine a un flusso turistico enorme". I numeri dell’assalto a Como e all’omonimo lago, tanto amato dai turisti anglofoni, stanno suscitando l’interesse dei media internazionali, incominciando da quelli inglesi e statunitensi. Molti i lati positivi del boom turistico, non pochi i problemi di non facile soluzione. Da qui l’idea di una ‘tourist tax’. "È difficile essere sindaco di una città di 85mila abitanti, se nel periodo estivo devi fare i conti con 300mila visitatori al giorno – afferma Rapinese nella intervista –. Ripeto: stiamo valutando una tassa di soggiorno giornaliera. Un ticket di 5 euro a persona. Così come hanno deciso a Venezia. Le rivoluzioni iniziano con misure concrete e noi siamo pronti per questo lungo viaggio". Nella città lagunare per l’anno in corso hanno pensato a 29 giornate da bollino nero, per evitare sovraffollamenti ingestibili.

Intanto, a Como non si placano le polemiche per la mancata realizzazione di bagni per turisti e comaschi che prendono d’assalto i battelli e aliscafi della Navigazione lariana: oltre 5,8 milioni i passeggeri nel 2023. Si è appreso che erano previsti nella nuova biglietteria inaugurata lo scorso agosto, poi però non realizzati su richiesta della stessa Navigazione: "Sui nostri natanti i servizi igienici ci sono, il problema è salirci". Regione Lombardia e Comune di Como non hanno obiettato. Una svista? Sta di fatto che il disservizio continua e una soluzione non è dietro l'angolo.