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Meno corse e fermate limitate per migliorare la puntualità

Trenord, Ferrovie Nord Milano, Rete Ferroviaria Italiana e Regione Lombardia stanno vagliando un piano per migliorare la situazione ferroviaria

Il dibattito si sta accendendo
(archivio Ti-Press)
12 novembre 2024
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Per migliorare la puntualità del traffico ferroviario in Lombardia, che da anni fa acqua da tutte le parti, Trenord, Ferrovie Nord Milano, Rete Ferroviaria Italiana e Regione Lombardia hanno individuato alcune soluzioni da introdurre in occasione del prossimo orario invernale e che dovrebbero andare a regime entro giugno 2025: l'obiettivo è quello di limitare i disagi dei viaggiatori causati da ritardi e soppressioni dei treni, puntualmente oltre che quotidianamente segnalati dai pendolari (lavoratori, studenti e frontalieri). Tra i motivi dei disservizi ci sono le infrastrutture obsolete e il sovraffollamento dei treni su alcune tratte, come la Chiasso-Como-Milano, tanto che sono in molti a chiedersi cosa succederà quando, con AlpTransit, raddoppieranno i treni merci sulla dorsale del Gottardo. Treni merci lunghi sino a 800 metri, con una sagoma che non consente il transito sotto la galleria Monte Olimpino 1. Mette i brividi pensare cosa potrebbe succedere nella malaugurata ipotesi di un incidente alla galleria Monte Olimpino 2.

Il piano emergenziale allo studio

Il piano emergenziale che Regione Lombardia e gli altri enti stanno vagliando prevede tagli delle corse nelle fasce orarie non di punta, limitazioni delle fermate (che significa la soppressione di stazioni) e dei percorsi e cambio dei capolinea. Il piano ipotizza anche un potenziamento dei collegamenti diretti da un capolinea all'altro, con fermate solo nei centri più importanti, a scapito delle fermate con minore flusso di passeggeri. Sorge un interrogativo: tagliare corse e fermate è una soluzione, o un aggravare, del problema? Se lo chiedono soprattutto sindacati e comitati dei frontalieri che, sin qui esclusi dal dibattito, chiedono trasparenza e di essere convocati, prima dell'adozione di qualsiasi provvedimento.

Anche l'opposizione in Consiglio regionale (Pd e M5S) ha cominciato a far sentire la sua voce: “Chiediamo che il piano emergenziale passi dal dibattito dell’aula consiliare. Non possiamo accettare che ai pendolari lombardi sia rifilato il solito ‘pacco’ a scatola chiusa, perché di pacchi in questi anni i viaggiatori ne hanno già ricevuti troppi da Regione Lombardia”. Nel frattempo c’è da registrare che l'assessore regionale lombardo ai Trasporti e alla Mobilità Franco Lucente, a margine della recente firma sull'accordo di cooperazione tra Trenitalia e Ferrovie federali svizzere ha fornito alcuni dati relativi al traffico frontaliero. “Nel 2023 i passeggeri tra Lombardia e Svizzera sono cresciuti del 19% rispetto all'anno precedente: sono stati 22,8 milioni. Ogni giorno lo scorso anno 12'400 viaggiatori hanno varcato i confini di Chiasso e Stabio, un trend in continua crescita”.

‘Collegamenti transfrontalieri più frequenti’

L'assessore è tornato a ripetere quanto va dicendo da quando è in carica: “Il nostro obiettivo è rendere sempre più frequenti i collegamenti transfrontalieri, rinnovando la flotta e le infrastrutture tra il Canton Ticino e le province di Como, Varese, Lecco, Monza e Milano: stiamo lavorando per immettere nuovi treni Tilo sulla linea Como-Lecco (quando è un grande interrogativo visto che ancora non si sa quando sarà elettrificata, ndr) per quanto concerne l'offerta transfrontaliera proveniente da Varese/Mendrisio e da Lugano/Mendrisio vorremmo offrire un RegioExpress da Como per Milano ogni mezz'ora". L'uso del condizionale conferma che sul versante dei collegamenti transfrontalieri non c’è nulla di concreto.

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