Trenord medita di togliere la fermata a Chiasso. La soluzione? Raggiungere la cittadina da Milano con i Tilo
Più che una scelta ponderata è una soluzione obbligata quella di spostare dalla stazione di Chiasso a Como San Giovanni il capolinea della linea transfrontaliera che collega Milano alla città di confine ticinese. Una decisione, quella a cui sta pensando Trenord, la società di gestione della traffico ferroviario lombardo e delle cinque linee transfrontaliere, imbarazzante. La ‘colpa’ è del treno ‘Caravaggio’, che nel 2020, anno in cui è entrato in servizio, era stato indicato come “la rivoluzione della mobilità in Lombardia”. In effetti, il convoglio a doppio piano ha indubbie capacità: consuma il 30% in meno di energia elettrica rispetto ai precedenti treni, produce meno CO2 e dispone di un sistema di videosorveglianza all'avanguardia. La sua sagoma, però, è troppo alta per viaggiare da Como a Chiasso (e viceversa) sotto la galleria Monteolimpino 1, lunga 1'925 metri e inaugurata nel settembre 1876, dunque un secolo e mezzo fa.
Al tunnel ferroviario nessuno, ovviamente, intende porre mano, così tra Milano-Como-Chiasso continueranno a circolare regolarmente solo i Tilo. Insomma, se un viaggiatore arriva a Como a bordo di un ‘Caravaggio’, con l'intenzione di proseguire verso il Ticino, ha una sola possibilità: attendere un Tilo. Disagi che Trenord potrebbe rimuovere sostituendo i ‘Caravaggio’ con convogli a un piano. Una soluzione possibile, anche se non è dietro l'angolo. C‘è da aggiungere che Regione Lombardia, socio di riferimento di Trenord, ha deciso di dimezzare da 8 a 4 l'acquisto di nuovi ’Caravaggio', in quanto costano troppo. E pensare che in passato si è parlato a lungo del progetto stazione unica Como-Chiasso. Ma questa è un'altra storia.