Sono stati prosciolti dalle accuse anche l'ex primo cittadino Pietro Roncoroni e i due tecnici comunali coinvolti nelle indagini ‘Vista lago’
Accusato di abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta “Vista lago, la realizzazione a Lavena Ponte Tresa di numerosi appartamenti - valore oltre 4 milioni di euro”, il sindaco del comune rivierasco Massimo Mastromarino, a sette anni dai fatti, è stato assolto con formula piena dai giudici del Tribunale di Varese, che hanno mandato assolti anche l’ex sindaco Pietro Roncoroni e i due tecnici comunali Mario Bignami e Marco Tammone. La notizia è stata fornita ieri sera, giovedì 26 settembre, dallo stesso Mastromarino nel corso della seduta del Consiglio comunale: l’assoluzione del sindaco, del suo predecessore e dei due tecnici comunali era chiesta dallo stesso Pubblico ministero, in quanto risultati estranei ai fatti contestati, riferiti alla complessa vicenda della convenzione con la Petra Immobiliare, che aveva portato all’inchiesta della Guardia di finanza del 2017.
Risale invece al gennaio 2022 il rinvio a giudizio di Mastromarino e degli altri 12 imputati. Assolto con formula piena anche il titolare della Petra Immobiliare Giulio Conti. Non luogo a procedere per sopravvenuta prescrizione per gli altri imputati. «Sapevo, in coscienza, di non aver compiuto alcun reato: ho atteso fiducioso il corso della giustizia, nel rispetto delle leggi, delle istituzioni e del mio ruolo – ha affermato Mastromarino in Consiglio comunale –. Ai nostri concittadini restituiamo l’immagine di un sindaco e di un’amministrazione comunale corretta e onesta. Ringrazio i tecnici Bignami e Tammone, capaci, anche nella sofferenza personale, di sostenere la propria difesa continuando, nonostante tutto, a operare nel nostro ente nell’interesse del nostro comune».