Una centralina per rilevare lo smog a ridosso della frontiera
Il circolo ‘Elide Greco’ l'ha richiesta a Regione Lombardia, segnalando un peggioramento della qualità dell'aria lungo la fascia di confine
Una centralina a Monte Olimpino, in via Bellinzona, per rilevare lo smog a ridosso della frontiera. È la richiesta avanzata a Regione Lombardia dal circolo Pd ‘Elide Greco’ che comprende i quartieri pedemontani di Como che confinano con il Canton Ticino. Lo si apprende da una nota diffusa da Massimo Mancuso, segretario del circolo. “Il traffico in uscita forzata dall'autostrada A9, per i lavori in corso, e il forte passaggio in entrata e uscita dal valico di Ponte Chiasso si ripercuotono sulla viabilità della zona di Como Nord, in particolare a Monte Olimpino. I residenti, esasperati per le code e l'aria pessima, hanno chiesto a più riprese un intervento del sindaco che, però, si limita a rispondere di non poterci fare niente”.
Continua la nota: “L'inquinamento dell'aria riguarda la salute di tutti noi, dell'intero nostro ambiente, ed è facile accorgersi che, quella che stiamo respirando a Monte Olimpino, è tutt'altro che salutare. Non intendiamo fermarci alla presa d'atto della situazione, in quanto non riteniamo procrastinabile un'azione più incisiva da parte delle istituzioni”. Da qui la richiesta a Regione Lombardia di almeno due centraline di rilevamento dello smog, una delle quali in via Bellinzona, considerato che attualmente a Como ne è in funzione solo una nel centro cittadino (in viale Cattaneo).
L'inquinamento atmosferico a ridosso della frontiera è da sempre più elevato rispetto ad altre zone di Como. Questo per via del traffico da e per la Svizzera. I lavori per la messa in sicurezza delle gallerie tra il casello autostradale di Grandate e le dogane di Brogeda hanno peggiorato la situazione. Lavori che, dopo anni, probabilmente già alla fine di questo mese termineranno. Non è però detto che la qualità dell'aria a Ponte Chiasso migliorerà.
