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Trenord: l’aritmetica di un incubo

Dagli ultimi dati emerge un periodo nero tra metà dicembre e fine febbraio: guasti sulle tre linee gestite dalla società su un totale di 549 treni

Periodo nero, dati alla mano, per i pendolari
(Ti-Press/Archivio)
12 marzo 2024
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È l’aritmetica di un incubo quella vissuta quotidianamente da pendolari e frontalieri e che emerge dai dati riferiti al periodo tra l’11 dicembre e il 22 febbraio scorsi. Il periodo più nero per le tre linee che collegano il capoluogo lariano e Canzo-Asso a Milano Porta Garibaldi e a Milano Cadorna. Settantadue giorni nel corso dei quali gli inconvenienti sono stati una costante giornaliera. La linea messa peggio è risultata la Chiasso-Como-Milano (non a caso proteste a livello istituzionale sono giunte anche dalla Svizzera): 239 le segnalazioni tra treni cancellati (49), cancellazioni (41), ritardi (149), guasti (91). Sulle altre due linee comasche, la Como Lago-Cadorna e la Asso-Cadorna le problematiche sono state per entrambe 155, a causa di inconvenienti tecnici e guasti. Per la linea assese i guai riguardano la linea stessa, evidentemente obsoleta.

Otto treni al giorno con problemi

Complessivamente i guai sulle tre linee gestite da Trenord hanno riguardato 549 treni. Ciò significa una media giornaliera di quasi 8 treni. Un primato negativo che in Lombardia non ha eguali e casomai fosse necessario conferma che i disagi sono sempre più insostenibili. Ben si comprende la rabbia di pendolari e frontalieri che nell’immediato non vedono soluzioni per i loro problemi che si sono incancreniti, anche perché poco o nulla è stato fatto negli anni per risolverli. Problemi certamente complessi ai quali vanno aggiunti quelli sorti negli ultimi mesi, come il parcheggio alla nuova stazione di Camerlata che dispone di quasi 300 stalli che sin da subito, cioè un paio di anni fa, periodo in cui è stato aperto il nuovo polo ferroviario di Como, si sono dimostrati insufficienti, in quanto apprezzato da pendolari e frontalieri che si sono trovati a confrontarsi con non pochi disagi. A giorni è atteso un sopralluogo da parte dei tecnici del Comune di Como, di Regione Lombardia e Rete ferroviaria italiana, il braccio operativo delle Ferrovie dello Stato.