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Trenord: fra ritardi, guasti e treni cancellati

Il Comitato pendolari monitora la situazione e dà i numeri del disservizio lungo le tratte comasche, che sconfinano anche in Ticino

(Ti-Press/Archivio)
16 gennaio 2024
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È l'aritmetica di un disastro annunciato, quello di Trenord, la società di gestione del traffico ferroviario in Lombardia, che ha riflessi anche in Canton Ticino considerato che all'inaffidabilità non si sottrae la linea transfrontaliera Milano-Como-Chiasso. Linea che deve fare i conti con una incresciosa situazione: l'impossibilità dei treni a due piani di transitare sotto la galleria di Monteolimpino, tanto che il capolinea è stato arretrato alla stazione del capoluogo lariano. Se l'ultimo è stato un lunedì nero - visto che a metà giornata i treni annullati e in ritardo lungo le tre tratte comasche erano una dozzina -, nel periodo compreso fra il 12 dicembre e il 12 gennaio i guai hanno interessato 278 convogli.

Ciò significa una media giornaliera di sei convogli con problemi. E questo in periodi in cui, considerate le feste natalizie e di fine anno, la circolazione dei treni è stata inferiore. Le tratte coinvolte sono la Chiasso-Como-Milano, la Como-Saronno-Milano e la Asso-Milano. Il momento coincide con le rinnovate proteste dei pendolari, che sono salite di tono dopo la decisione di Trenord di abolire il bonus che per oltre dieci anni è stato riconosciuto a lavoratori e studenti in presenza di mancato rispetto della puntualità dei tremi. Uno sconto del 30 per cento sull'abbonamento mensile.

Il monitoraggio dei disservizi registrati nel mese preso in esame dal Comitato dei pendolari lungo le tre tratte comasche mette in evidenza che 54 sono state le corse cancellate, 55 i guasti, 23 i cambi di stazione di partenza o di arrivo (con conseguente beffa dei viaggiatori) e 99 le corse in ritardo (conteggiati solo quelle che con almeno 10 minuti di ritardo). La linea transfrontaliera Chiasso-Como-Milano Porta Garibaldi o Rho ha fatto i conti con problemi che si sono verificati su 61 treni: 22 cancellati, a seguito di guasti, 35 in ritardo e 6 cambi di destinazione. Natale, Santo Stefano e sabato 30 dicembre le uniche tre giornate senza inconvenienti.

Insomma, non sbaglia chi per Trenord parla di disastro annunciato. A conferma di questo giudizio negativo, che si ripete ormai da anni, quanto accaduto nei primi due giorni di questa settimana. Così come da anni si parla dell'urgenza di effettuare interventi su binari e infrastrutture e di mandare in soffitta i vecchi treni.