Da un'analisi congiunta, che non considera gli automobilisti stranieri, emerge che i più multati sono i milanesi
Questa volta le multe per divieto di sosta non c'entrano, per cui non c’è il contributo (consistente) degli automobilisti stranieri, in primis ticinesi, come confermano i dati riferiti a Como. Anche perché l'analisi congiunta di Facile.it e Assicurazione.it riferita al 2022, i cui risultati sono stati forniti nelle ultime ore, sui proventi derivanti da sanzioni legate all'accertamento delle violazioni al codice della strada, ha considerato solo i conducenti (automobilisti e motociclisti) che fanno capo alle Aci provinciali. E questo ha consentito di assegnare ai milanesi la maglia nera dei più multati e ai comaschi il riconoscimento di essere fra i più rispettosi del codice della strada.
Primati contrapposti che fanno discutere. Il sindaco milanese Giuseppe Sala è accusato di far cassa sulla pelle degli automobilisti, quasi che la tecnologia (autovelox) applicata alla sicurezza fosse un colpa. Lo scorso anno Milano, con 151 milioni di euro, si è guadagnato il primato dei Comuni lombardi che hanno incassato i maggiori proventi derivanti dalle violazioni al Codice della strada. Sul podio lombardo Brescia (11 milioni) e Bergamo (7 milioni). Poco meno di 200 milioni di euro l'importo complessivo in Lombardia.
Tuttavia il dato più significativo, che tiene conto del numero di autovetture e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione, è quello relativo alla ‘spesa’ pro capite per multe legate alle violazioni del Codice della Strada: 174 euro per i guidatori meneghini, i più multati d’Italia. I conducenti comaschi sono stati sanzionati per 34 euro (Varese 43 euro). Sanzioni al di sotto dei 30 euro per Sondrio (23), Cremona (22) e Lodi (12).