L’Amministrazione provinciale, proprietaria dello storico natante, ha trovato un accordo con Navigazione Laghi della Lombardia
Si torna a parlare del piroscafo a vapore Patria, storico natante varato nel 1926, per cui quasi centenario. L’occasione è fornita dall’Amministrazione provinciale di Como, proprietaria del natante, che ha comunicato di aver trovato un accordo con Navigazione Laghi della Lombardia: lunedì mattina, presente il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, sottoscriveranno un contratto di concessione.
Una svolta, dunque, che arriva dopo petizioni e appelli, come quello giunto tre anni fa dalle Associazioni svizzere ‘amiche dei piroscafi’ a vapore sui laghi e fiumi della Confederazione rivolto ai “responsabili della Provincia di Como di fare il massimo possibile per rinnovare il permesso di servizio per lo storico piroscafo comasco”, considerato che “il famoso piroscafo Patria, molto conosciuto anche tra gli appassionati svizzeri, fa parte della storia della navigazione di tutta Europa. È un importante testimone della storia della tecnica e dell’industria nautica”. L’accordo prevede che l’ente governativo si impegni a portare a compimento il progetto di recupero di un bene che viene definito di “particolare interesse storico e storico-relazionale”.
Nella stessa mattinata di lunedì a bordo del battello Concordia sarà raggiunto il pontile di Villa Olmo, dove da dieci anni giace abbandonato lo storico piroscafo per assistere al trasferimento a traino del Patria al cantiere di Tavernola. Insomma, dopo molti anni di immobilismo, rinvii, intoppi, lungaggini burocratiche, conseguente degrado e di appelli è dunque arrivata la notizia più attesa, non solo dagli svizzeri, ma anche dalle numerose associazioni lariane, prima fra tutti ‘La Famiglia Comasca’ che molto si è data da fare per evitare al Patria una fine ingloriosa. Insomma, il quasi centenario piroscafo a vapore tornerà a navigare. È quanto assicura Fiorenzo Bongiasca, presidente della Provincia che in una nota osserva: “Serviranno risorse importanti e tempo (ancora non ci sono indicazioni, sia sui costi che sulla tempistica, ndr). Comunque, pensiamo al piroscafo Patria operativo come il Concordia per trasporti ed eventi. Per centrare questo obiettivo sono indispensabili interventi di adeguamento sul fronte della sicurezza, ma non solo, e restauro”.