Confine

Non piove e il livello del lago di Como scende

La siccità preoccupa anche Oltreconfine. La situazione del Lario sta creando problemi alla navigazione

Sotto osservazione
(Ti-Press)
2 aprile 2023
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Anche se la stagione estiva non è ancora iniziata, i turisti (soprattutto stranieri che tanto lo amano) hanno cominciato a prendere d'assalto il lago di Como, alle prese con una siccità senza precedenti che sta creando dei problemi. A lanciare l'allarme è Luigi Lusardi, presidente dell'Autorità di Bacino del Lario: “Rispetto allo scorso anno, la situazione a oggi è peggiorata: è decisamente tragica – spiega –. Il livello del lago che si abbassa sta creando non pochi problemi alla navigazione lariana, tanto che abbiamo previsto dragaggi straordinari nei porti di Cernobbio, Lenno e Faggeto Lario, per garantire un minimo funzionamento. Anche la navigazione privata subirà dei danni enormi per via del fatto che nei moli storici non si può intervenire coi dragaggi ma solo con idrovore leggere per la pulizia”.

A certificare l'incidenza della siccità sui laghi lombardi sono i dati forniti da Coldiretti: la mancanza di piogge fa registrare percentuali “di riempimento che vanno dal 22 per cento del lago di Como al 37 per cento del lago di Garda, fino al 44 per cento di quello Maggiore, mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3,2 metri, come in piena estate, e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell'arco alpino ed appenninico”.

Come se ne esce? La discussione è aperta, molte le parole, pochi o nulli i fatti. Sul tema interviene Lusardi, con una proposta destinata a far discutere: “Una quindicina di anni fa ero tra quelli che dicevano che bisognava fare qualcosa, agire a valle e a monte era già possibile per immaginare lo sviluppo turistico di questo che è uno dei laghi più belli del mondo. I tempi per cambiare il corso delle cose purtroppo sono passati, a meno che non si riesca a fare un accordo col Padreterno per avere acqua e neve. Già molti anni fa sostenevo che un lago di tale fascino naturalistico non avrebbe dovuto essere usato per l'agricoltura”.