Italia

Inseguito e fermato un boss dello spaccio nei boschi al confine

L'uomo, insieme a un complice, è stato arrestato a Milano: è ritenuto un pericoloso esponente di spicco del traffico di droga nel Varesotto

(Depositphotos)
24 aprile 2023
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Dopo lo smantellamento di due bivacchi nei boschi lungo la Tresa usati dagli spacciatori di stupefacenti e l'arresto di un pusher che viveva in clandestinità in uno dei due rifugi, ieri la lotta contro lo spaccio nelle zone boschive del Varesotto, a ridosso del confine svizzero, ha segnato un altro colpo. Sono state infatti arrestati a Milano due uomini, di 29 e 33 anni entrambi cittadini marocchini già pregiudicati per reati di droga. In particolare, uno dei due, come informa il comunicato dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, è considerato un pericoloso esponente di spicco del traffico di droga nei boschi dell’area prealpina. L'uomo era ricercato in quanto destinatario di un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Varese proprio per spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale: verosimilmente, era stato costretto ad allontanarsi dal Varesotto a seguito dell’imponente attività di perlustrazione dei militari dell’Arma nei "boschi della droga".

Il fermo è stato alquanto movimentato: i due, intorno alle 4, hanno infatti forzato un posto di blocco dei Carabinieri a poca distanza dallo stadio di San Siro, nella zona ovest di Milano, accelerando improvvisamente e velocemente. Da qui la fuga, inseguiti dalle pattuglie, verso la tangenziale ovest, dove l'auto ha effettuato un'improvvisa inversione di marcia percorrendo in contromano un tratto dell'autostrada A7 fino a viale Famagosta perdendo poi il controllo della vettura e schiantandosi contro un guard rail in zona sud. I due hanno dunque tentato di fuggire a piedi per poi essere infine circondati e bloccati dai Carabinieri. Il ricercato è stato condotto al carcere di San Vittore, l'altro è stato rinchiuso in camera di sicurezza a disposizione degli inquirenti.

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