La rete di narcotraffico sgominata con i 24 arresti odierni alimentava lo spaccio nelle zone boschive al confine con il Ticino
Arrivava dalla Svizzera ed era destinata in buona parte allo spaccio nei boschi al confine con il Ticino la droga, soprattutto eroina e cocaina, smerciata dalle persone arrestate nel corso dell'operazione della Direzione distrettuale antimafia in collaborazione con la Procura di Monza e i Carabinieri, che ha portato a 24 arresti.
L'indagine avviata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano e svolta in collaborazione con le autorità elvetiche, come scrive il portale Varesenews, ha preso le mosse dalla Confederazione, con l'arresto di un cittadino italiano sorpreso a trasportare in auto 6 kg di eroina, in seguito al quale nell'aprile del 2020 è stata avviata una rogatoria internazionale.
E sempre in Svizzera avevano basi logistiche le due associazioni criminali, fra loro alleate, che gestivano i traffici alimentando la rete di spaccio sul territorio italiano e svizzero gestita sul campo da gruppi autonomi di spacciatori nordafricani, come illustrato nel reportage da noi curato alcuni mesi fa.