L'operazione dei Carabinieri italiani nei dintorni di Luino, a ridosso del confine, ha portato allo smantellamento di due bivacchi e a un arresto
Si è spostata nei boschi vicino al fiume Tresa, al ridosso del confine con il Ticino, l'attività di lotta allo spaccio di droga nelle zone boschive da tempo condotta dalle forze dell'ordine italiane. Come riferisce La Prealpina, un servizio di controllo straordinario da parte dei Carabinieri, coordinato dalla compagnia di Luino e con il contributo di due Squadre Cacciatori ha permesso di individuare due bivacchi. Uno dei due fungeva da riparo notturno, l'altro come punto di preparazione e smistamento degli stupefacenti, vicino abbastanza al bordo strada così che gli spacciatori potessero cedere la merce ai "clienti" tra le curve in uscita del piccolo borgo di Biviglione, nei pressi di Luino.
I bivacchi sono stati smantellati con il contributo della Protezione Civile di Luino, mentre l'operazione ha portato in manette un cittadino marocchino con numerosi precedenti per reati di droga: l'uomo ha tentato la fuga nel bosco fitto ma è stato fermato e condotto nel carcere di Varese.