Don Roberto beato: Diocesi accelera la causa di canonizzazione

La Diocesi di Como ha deciso di accelerare sulla causa di canonizzazione di don Roberto Malgesini, il sacerdote degli ultimi, ucciso a Como con numerose coltellate la mattina del 15 settembre 2020, mentre si apprestava a girare la città per consegnare la colazione ai senza tetto. La Diocesi nei giorni scorsi ha formalizzato una richiesta alle forze di polizia per poter avere i vestiti che il sacerdote indossava il giorno del delitto. Una richiesta che però ancora non è possibile soddisfare in quanto si deve attendere la decisione della Corte di Cassazione dopo che il difensore dell’omicida, un senza tetto egiziano, ha appellato la sentenza dei giudici dell’appello di Milano. Questi ultimi hanno ridotto la condanna a 25 anni, dopo quella all’ergastolo pronunciata dalla Corte d’Assise di Como, che aveva deciso che tutti gli oggetti di don Roberto debbono essere riconsegnati alla famiglia.

L’accelerazione sulla causa di canonizzazione del sacerdote valtellinese, per quanto è dato sapere, deriva dal fatto che nel caso di don Roberto il miracolo non è necessario perché sarebbe riconosciuto il martirio, come aveva detto Papa Francesco, il giorno dopo l’omicidio, nell’udienza del mercoledì in Sala Nervi: "Desidero ricordare in questo momento don Roberto Malgesini ucciso da una persona bisognosa che lui stesso aiutava – le parole del Pontefice –. Rendo lode a Dio per la testimonianza, cioè il martirio di questo testimone della carità verso i più poveri".

Nel frattempo Palazzo Cernezzi ha fissato per sabato 21 gennaio, alle 11 in biblioteca, la cerimonia di consegna dell’Abbondino d’oro, la massima benemerenza civica verrà assegnata alla memoria di don Roberto Malgesini. A ritirarla saranno i fratelli. A don Malgesini sono stati attribuiti numerosi riconoscimenti. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito la medaglia d’oro al merito civile.