Continuano i lavori per le paratie anti-esondazione. Le baracche da cantiere resteranno a ridosso della biglietteria fino alla prossima primavera.
Un nuovo muro, questa volta fatto da container, nasconde il lago di Como, non più visibile da piazza Cavour. Questo da alcuni giorni, e sarà così fino alla prossima primavera: le baracche da cantiere faranno parte del lungolago di Como. Una situazione provvisoria, nell’area a ridosso della biglietteria della navigazione, per consentire la prosecuzione dei lavori per le paratie anti-esondazione, ma che di certo non passa inosservata. A due passi da piazza Cavour i container rossi e grigi sono ben evidenti e limitano la vista lago. E quindi grosse polemiche che hanno fatto riemergere quelle di qualche anno fa a seguito della costruzione di un muro. Le grandi manovre annunciate a inizio settembre sono diventate dunque realtà.
Le baracche sono state spostate dalla zona di Sant’Agostino alla passeggiata di Lungolario Trento. Nei giorni scorsi le operazioni di preparazione. Via oleandri e siepi, nuova recinzione e nuovo camminamento per garantire il passaggio dei pedoni. Le strutture occupano una quarantina di metri verso i giardini a lago. Il tratto dove – durante l’estate – si concentravano le lunghe code dei turisti in attesa di salire sui battelli. L’area delimitata ospita i box degli uffici, spogliatoi per gli operai e container per gli attrezzi. Sono molti a sostenere che sarebbe stato meglio spostare i container nella zona dei giardini a lago, distante un centinaio di metri, da dove da alcuni giorni si trovano cancellando la vista lago dal salotto di Como.
Lo spostamento consentirà di procedere con la realizzazione della nuova pavimentazione del futuro lungolago nel tratto da Sant’Agostino alla Darsena. La conclusione di questa fase dei lavori è prevista per fine anno. Nei mesi successivi e – secondo l’ultimo cronoprogramma – fino al prossimo 31 marzo toccherà al tratto fino a piazza Cavour. Poi si passerà all’ultima porzione fino ai giardini a lago. Cittadini e turisti dovranno quindi convivere con le baracche in uno dei punti più belli della città, la speranza è che si tratti di uno degli ultimi sacrifici prima di vedere il nuovo lungolago. I lavori per le paratie (se ne parla da una trentina d’anni) sono iniziati nel 2008. E sino a ora sono costati una quarantina di milioni di euro.