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In Italia da oggi si cambia sul green pass: cosa c’è da sapere

Esteso il green pass 3G a tutte le attività commerciali salvo quelle essenziali. Ingresso sul territorio con test solo per non vaccinati o non guariti

(Ti-Press)
1 febbraio 2022
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Da oggi in Italia sono in vigore le nuove regole che riguardano sia l’ingresso sul territorio nazionale, sia l’estensione del green pass alla maggior parte delle attività commerciali e degli uffici, l’ultimo giro di vite deciso dal governo Draghi verso le persone non ancora vaccinate o guarite dal Covid. Giro di vite che arriva mentre altri Paesi, come la Danimarca, stanno invece procedendo a eliminare le restrizioni.

Prendiamo atto che non è sempre facile districarsi nel complesso groviglio di leggi italiane, il cui testo spesso modifica solo alcune parti di altre leggi precedenti aggiungendo o togliendo articoli o parti di testo lasciando in vigore il resto: per questo, andando a ritroso fra i rimandi da un decreto o ordinanza all’altro, ricostruiamo un quadro complessivo delle normative in vigore da oggi in relazione soprattutto al loro impatto sulla vita quotidiana dei ticinesi, in particolare di quelli che vivono e lavorano a ridosso della frontiera.

Ingresso in Italia: test negativo necessario solo per non vaccinati o non guariti

Per l’ingresso in Italia, a partire da oggi e fino al 15 marzo, viene ripristinato il green pass “base” con la regola 3G, ovvero essere vaccinati o guariti dal Covid o presentare un test negativo: quest’ultimo, dunque, introdotto nelle scorse settimane a seguito del diffondersi della variante Omicron, non è più necessario per le persone vaccinate o guarite dal Covid. Chi, in seguito a un controllo, non fosse in possesso di nessuno dei tre requisiti necessari, sarà obbligato a una quarantena di 5 giorni presso l’indirizzo indicato nel modulo PLF. Rimane in vigore l’obbligo di compilare il modulo PLF. La durata del green pass/certificato Covid è fissata, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, a 9 mesi.

Anche per queste ultime norme valgono le eccezioni già in vigore: chi si reca a non più di 60 km dal proprio domicilio con mezzo privato e per non più di 48 ore è esentato sia dalla compilazione del modulo PLF sia, in caso non fosse né vaccinato né guarito, dalla presentazione di un test Covid negativo. La deroga si applica anche a “chiunque fa ingresso in Italia per un periodo non superiore alle centoventi ore per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza”.

Se dunque entrare in Italia è diventato relativamente più semplice, da oggi entrano in vigore nuove restrizioni per le persone non vaccinate né guarite dal Covid, che si aggiungono a quelle già in vigore che prevedono l’uso del 2G per la maggior parte degli spazi aperti al pubblico. Vediamo in dettaglio la situazione attuale.

Attività con accesso senza green pass

Chi non è vaccinato o guarito dal Covid NON dovrà presentare un test Covid negativo per accedere in Italia a:

  • Attività riguardanti “esigenze alimentari e di prima necessità", dunque di vendita al dettaglio di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi di alimenti vari), "escluso in ogni caso il consumo sul posto”, negozi di prodotti surgelati, negozi di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati, attività di vendita di carburante e di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
  • Attività riguardanti la salute, dunque negozi di articoli igienico-sanitario e medicinali: farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica, negozi al dettaglio di articoli medicali e ortopedici e di materiale per ottica, nonchè strutture sociosanitarie e veterinarie.
  • Uffici delle Forze di Polizia e delle polizie locali per “attività istituzionali indifferibili“, e di "prevenzione e repressione degli illeciti”, e uffici giudiziari per la presentazione di eventuali denunce o richieste di intervento per la tutela di persone minori o incapaci, nonchè "per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata”, ad esempio se si è chiamati a testimoniare
  • Cerimonie civili e religiose (ma non alle feste successive)

Attività con accesso con 3G (vaccinazione, guarigione o test negativo)

Chi non è vaccinato o guarito dal Covid dovrà presentare un test Covid negativo per accedere in Italia a:

  • Negozi e attività commerciali (salvo quelle previste in una lista apposita, si veda in seguito)
  • Banche, uffici postali, uffici assicurativi (salvo per operazioni che non possono essere rinviate)
  • Attività rivolte alla cura della persona, come parrucchieri, estetisti, centri estetici.
  • Scuole superiori e università

Attività con accesso solo per vaccinati o guariti (regola 2G)

Chi non è vaccinato o guarito dal Covid non potrà accedere in Italia da oggi a:

  • Mezzi di trasporto pubblici o privati di linea: aerei, treni, navi e traghetti; autobus e pullman di linea che collegano più di due regioni; servizi di trasporto pubblico locale o regionale
  • Bar e ristoranti, anche all’aperto
  • Alberghi e strutture ricettive
  • Feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, ad esempio i banchetti di matrimonio
  • Sagre e fiere
  • Centri congressi
  • Impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici
  • Piscine, palestre, centri sportivi e centri benessere anche all’aperto
  • Spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali (con capienza al 100%)

Per un quadro completo, il governo italiano ha stilato una tabella consultabile a questo indirizzo

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