Esteso il green pass 3G a tutte le attività commerciali salvo quelle essenziali. Ingresso sul territorio con test solo per non vaccinati o non guariti
Da oggi in Italia sono in vigore le nuove regole che riguardano sia l’ingresso sul territorio nazionale, sia l’estensione del green pass alla maggior parte delle attività commerciali e degli uffici, l’ultimo giro di vite deciso dal governo Draghi verso le persone non ancora vaccinate o guarite dal Covid. Giro di vite che arriva mentre altri Paesi, come la Danimarca, stanno invece procedendo a eliminare le restrizioni.
Prendiamo atto che non è sempre facile districarsi nel complesso groviglio di leggi italiane, il cui testo spesso modifica solo alcune parti di altre leggi precedenti aggiungendo o togliendo articoli o parti di testo lasciando in vigore il resto: per questo, andando a ritroso fra i rimandi da un decreto o ordinanza all’altro, ricostruiamo un quadro complessivo delle normative in vigore da oggi in relazione soprattutto al loro impatto sulla vita quotidiana dei ticinesi, in particolare di quelli che vivono e lavorano a ridosso della frontiera.
Per l’ingresso in Italia, a partire da oggi e fino al 15 marzo, viene ripristinato il green pass “base” con la regola 3G, ovvero essere vaccinati o guariti dal Covid o presentare un test negativo: quest’ultimo, dunque, introdotto nelle scorse settimane a seguito del diffondersi della variante Omicron, non è più necessario per le persone vaccinate o guarite dal Covid. Chi, in seguito a un controllo, non fosse in possesso di nessuno dei tre requisiti necessari, sarà obbligato a una quarantena di 5 giorni presso l’indirizzo indicato nel modulo PLF. Rimane in vigore l’obbligo di compilare il modulo PLF. La durata del green pass/certificato Covid è fissata, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, a 9 mesi.
Anche per queste ultime norme valgono le eccezioni già in vigore: chi si reca a non più di 60 km dal proprio domicilio con mezzo privato e per non più di 48 ore è esentato sia dalla compilazione del modulo PLF sia, in caso non fosse né vaccinato né guarito, dalla presentazione di un test Covid negativo. La deroga si applica anche a “chiunque fa ingresso in Italia per un periodo non superiore alle centoventi ore per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza”.
Se dunque entrare in Italia è diventato relativamente più semplice, da oggi entrano in vigore nuove restrizioni per le persone non vaccinate né guarite dal Covid, che si aggiungono a quelle già in vigore che prevedono l’uso del 2G per la maggior parte degli spazi aperti al pubblico. Vediamo in dettaglio la situazione attuale.
Chi non è vaccinato o guarito dal Covid NON dovrà presentare un test Covid negativo per accedere in Italia a:
Chi non è vaccinato o guarito dal Covid dovrà presentare un test Covid negativo per accedere in Italia a:
Chi non è vaccinato o guarito dal Covid non potrà accedere in Italia da oggi a:
Per un quadro completo, il governo italiano ha stilato una tabella consultabile a questo indirizzo