In aula la banda che ha colpito anche in un ufficio cambi e in un distributore del Mendrisiotto
È iniziato stamane, martedì, in Tribunale a Varese il processo alla ‘banda Vasi’, undici imputati chiamati a rispondere di quindici capi di imputazione fra rapine ed estorsioni, inclusi i due assalti banditeschi in Canton Ticino nelle estati del 2010 e del 2011. ‘Colpi’ messi a segno da Filadelfio Vasi, 44enne pregiudicato varesino nonché estremista di destra, e Marco Redentore Siviero, 44enne di Busto Arsizio. Il primo è in carcere dall’autunno 2011, mentre il secondo è giudicato a piede libero, così come tutti gli altri imputati. Il collegio giudicante, dopo aver escluso numerosi testi, ha aggiornato il processo fra 90 giorni per consentire al perito nominato dal Tribunale di trascrivere le intercettazione telefoniche e ambientali che riguardano alcuni imputati accusati a vario titolo di rapina a mano armata e sequestro di persona. In aula si tornerà quindi a fine febbraio.
Fra le rapine contestate, come detto, c’è quella clamorosa del 2010 alla Cassa di cambio e gestioni di Besazio. I due malviventi riuscirono a impossessarsi di un bottino senza precedenti: 187mila euro, tre cellulari e il portafoglio di uno dei due impiegati minacciati di morte. Il secondo colpo del 2011 al distributore Erg di Arzo, stesso modus operandi, ‘fruttò’ invece circa 6mila franchi. Nella lista degli assalti riusciti e tentati vi sono pure una gioielleria di Cantello, un supermercato di Olgiate Olona. Tra le parti offese ci sono anche le tre vittime delle due rapine in Canton Ticino.