Mendrisiotto

Richiesti 32 anni complessivi per la ‘Banda Vasi’

Oltre 10 anni fa era stata protagonista di due rapine a mano armata a Besazio e Arzo

(archivio Ti-Press)
21 febbraio 2023
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Cinque richieste di condanna per complessivi 32 anni di reclusione e sei decreti di non luogo a procedere per sopraggiunta prescrizione sono giunte al termine della lunga requisitoria (durata quasi quattro ore) del pm Lorenzo Della Palma, sostituto della Procura di Varese, nel processo iniziato il 7 dicembre 2017 nei confronti della ‘Banda Vasi’, undici i componenti, accusati a vario titolo di rapina aggravata, detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco, estorsione e altri reati minori.

Le proposte di condanna più pesanti sono state chieste per Filadelfio Vasi, 43enne pregiudicato varesino, con numerosi precedenti penali, scarcerato lo scorso mese, dopo una detenzione durata anni, conosciuto come estremista di destra, capo degli ultras del Varese calcio. Per lui l’accusa ha chiesto la condanna a 8 anni e 10 mesi di reclusione e il pagamento di una multa di 6’700 euro. Otto anni e sette mesi e 3’200 euro di multa la richiesta per Marco Redentore Siverio, 42enne di Busto Arsizio. I due per il pm Della Palma devono essere condannati per tutti i capi di imputazione per i quali sono sotto processo. Incominciando dalle quattro rapine che i due sono accusati di aver messo a segno dal 1° giugno 2010 al 3 settembre 2011. Il primo assalto banditesco era stato a Besazio, ai danni di due impiegati della Cassa cambi e gestione, minacciati di morte da Vasi che impugnava una pistola Sig Sauer P223, semiautomatica di fabbricazione svizzera. Ingentissimo il bottino, il più alto mai realizzato in passato nel Mendrisiotto: 187mila euro, 3 cellulari, un portafoglio contenente 7mila euro e 17mila franchi e una penna Mont Blanc. Una seconda rapina in Ticino era avvenuta il 22 agosto 2011 ai danni del distributore Erg di Arzo. Vasi e Siverio avevano immobilizzato una giovane commessa, pure lei minacciata di morte con la pistola usata a Besazio. Bottino: 6’180 franchi, compresi una manciata di euro. Il 3 settembre 2011 era stata messa a segno una rapina a Cantello ai danni di una gioielleria. Qui i due banditi si presentarono indossando una casacca con la scritta ‘Finanza’. Il bottino: gioielli e valuta per 30mila euro. Otto giorno dopo un’incursione a un supermercato di Olgiate Olona era fallita. A mandare in fumo l’assalto banditesco le grida di una commessa.

Le altre tre richieste di condanna sono proposte per l’ex moglie di Vasi e due uomini. Sei anni e tre mesi la richiesta per la donna, accusata di estorsione, sei anni e un mese a un imputato pure lui accusato di estorsione e due anni per favoreggiamento. Il processo è stato aggiornato al 4 aprile, giorno in cui si tornerà in aula per le arringhe difensive e per la sentenza.