Nel comune a ridosso della frontiera la sfida sarà tra Maurizio Zanuso e Giuseppe Leto Barone. Tema comune: i frontalieri
C’è anche Saltrio, tremila abitanti, fra i comuni del Varesotto in cui domenica e lunedì prossimi si vota per la nomina del sindaco e l’elezione del Consiglio comunale. Nel comune aggrappato alla ramina, confinante con Arzo (Mendrisio), si vota in anticipo rispetto alla scadenza naturale della passata amministrazione guidata da Maurizio Zanuso. Il 62enne dirigente della Leonardo, azienda leader nella produzione di elicotteri, lo scorso 25 marzo aveva alzato bandiera bianca dopo le dimissioni di 8 consiglieri comunali. Zanuso si ricandida sostenuto dalla lista civica ‘Indipendenti 2021’, formata soprattutto da giovani che hanno deciso di mettersi in gioco. L’altro candidato sindaco è Giuseppe Leto Barone, 47enne funzionario del Comune di Varese, nonché scrittore di successo che, nella precedente amministrazione, guidava il gruppo di minoranza. Barone guida la lista ‘Saltrio Nuova’.
Nei programmi delle due liste si registra una convergenza su un tema al centro del quale ci sono i frontalieri. E non potrebbe essere diversamente considerato che a Saltrio il 70 per cento delle famiglie ha almeno un componente che lavora in Canton Ticino. Zanuso: “In collaborazione con le amministrazioni dei paesi vicini daremo vita a un assessorato chiamato ad affrontare i problemi legati al frontalierato e dell’economia di frontiera”. Barone: “Nel nostro programma c’è la realizzazione di un bay parking. Che cos’è? La risposta alle sollecitazioni che ci sono giunte da genitori che lavorando in Ticino, e non potendosi permettere un asilo nido, non sanno a chi affidare i loro bambini fino a 3 anni”. Ancora Barone: “Saltrio negli ultimi anni è diventato sempre più un paese dormitorio. Occorre incentivare il turismo, promuovendo la presenza del sito Unesco del Monte San Giorgio”. Zanuso: “Ci proponiamo di intercettare i finanziamenti del Pnrr, il Piano di ripresa e resilienza, stanziati a favore dei comuni”.