Aumentano i casi di vetture con targa ticinese utilizzate per spaccio di sostanze stupefacenti. Inquirenti comaschi e ticinesi indagano
Una coincidenza o altro? Gli investigatori comaschi, ma non solo, si interrogano dopo aver costatato la ricorrente presenza di autovetture noleggiate in Ticino utilizzate per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Al quesito per ora non ci sono risposte esaustive. C’è chi concentra l'attenzione sulla non tracciabilità della targa ticinese. Ipotesi che ai più appare debole. Gli investigatori si concentrano sul fatto che, in Svizzera, la legge vieta il noleggio a persone residenti all'estero per più di una settimana di fila. Rinnovare i contratti dopo sette giorni è pratica abbastanza diffusa. A questo punto sorge un altro interrogativo: le autovetture targate Ticino sequestrate negli ultimi mesi in quanto corpo di reato erano state noleggiate da chi si trovava al volante nel momento in cui sono state fermate? È quanto stanno cercando di accertare le forze dell'ordine comasche con la collaborazione delle autorità ticinesi.
Il fatto più grave degli ultimi mesi in cui compare una Smart targata Ticino, noleggiata a Balerna, è il delitto del settembre scorso a Cernusco sul Naviglio, periferia di Milano dove è stato ucciso con diversi colpi di pistola Antonio Bellocco, 36enne, erede della omonima cosca di ’ndrangheta di Rosarno. L'omicida è Andrea Beretta, 50enne capo storico della Curva Nord dell'Inter, fedelissimo di Vittorio Boiocchi, assassinato il 29 ottobre a Milano, che all'epoca controllava soldi e affari legati al tifo nerazzurro. Bellocco, è stato sin qui accertato, voleva spodestare Beretta nel modo più violento possibile.
Risale invece ai primi giorni di ottobre l'arresto dei poliziotti della squadra mobile di Como di un 24enne albanese che, al volante di un grosso Suv noleggiato a Balerna, aveva l'abitudine di andare avanti e indietro dal Canton Ticino: bloccato in prossimità del valico di Drezzo, era stato trovato con 548 grammi di cocaina, oltre a una discreta somma in euro e franchi. Il 9 novembre a Como, gli agenti della Questura hanno fermato un Suv targato Ticino e noleggiato a Noranco: a bordo una coppia (un 32enne italiano nato in Ticino e una 38enne bergamasca) e 1,76 chili di cocaina destinati al mercato ticinese. Il 18 dicembre a Capiago Intimiano gli agenti della volante hanno fermato una Lancia Y con a bordo padre e figlio di 52 e 20 anni. In passato l'uomo aveva gestito a Como una pizzeria, chiusa dopo il rinvenimento di mezzo chilo di cocaina. Da qui la perquisizione dell'abitazione del 52enne e di un'autovettura targata Ticino (dove era stata noleggiata) parcheggiata sotto casa dell'uomo. Bilancio delle perquisizioni: 19'600 euro, 2'690 franchi, 160 grammi di cocaina, 287 grammi di hashish e 74 grammi di marijuana. Padre e figlio (incensurato) sono già stati condannati. Quattro anni, 20 giorni e 18mila euro di multa il genitore; 2 anni, 8 mesi, 13 giorni e 14mila euro di multa il figlio.
Il 13 dicembre a Varese l'arresto di un 23enne albanese, bloccato al volante di una WW Golf, targata Ticino, trovato in possesso di 100 grammi di cocaina, un fucile a canne mozze e 460 munizioni di vario calibro. Il 21 dicembre l'arresto a Como di un 30enne italo-brasiliano: sull'auto di grossa cilindrata targata Ticino a lui intestata c'erano 2,5 chili di cocaina, 5mila euro e una pistola con matricola abrasa. Nella sua abitazione di Bregnano c'erano 1,3 chili di marijuana; 1,5 chili di hashish e altri 5mila euro. Il 16 dicembre a Como l'arresto di un 64enne romano, da quattro anni cittadino Aire a Lugano: in via Borgovico, al volante di una Smart noleggiata in Ticino, si era schiantato contro un'autovettura che viaggiava in senso contrario. L'uomo non si era fermato all'alt della Guardia di finanza di Ponte Chiasso al valico di Crociale dei Mulini. Una fuga per sottrarsi all'arresto, in quanto colpito da un ordine di carcerazione del Tribunale di Roma dovendo scontrare un cumulo di pene per oltre quattro anni per reati fallimentari e truffa. Il 64enne, che ha debiti con il fisco italiano per un milione e 800mila euro, sulla Smart aveva 400mila franchi. Somma sulla quale si attendono clamorosi sviluppi.