Confine

Taxi irregolari a Malpensa scoperti dalla 'Finanza'

Proponevano corse verso il centro di Milano, perlopiù a stranieri. Nove taxisti erano 'completamente abusivi'

19 febbraio 2020
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La Guardia di Finanza di Malpensa ha scoperto circa 50 tassisti irregolari, 9 dei quali risultavano 'completamente abusivi' (5 italiani, 2 pakistani, un indiano ed un bengalese) che lavoravano irregolarmente in aeroporto.

Gli autisti, riferisce un comunicato della GdF sono stati colti in flagranza mentre proponevano una corsa verso il centro di Milano a turisti, perlopiù stranieri, ignari di usufruire di un servizio illecito. In un caso, informa la stessa GdF, il costo proposto dagli abusivi (105 euro) era addirittura superiore di 10 euro rispetto alla tariffa prevista ufficialmente dal regolamento regionale (95 euro).

Diverse irregolarità

Il fenomeno era diffuso, stando al resoconto della Guardia di finanza. In un anno circa sono stati controllati più di 3'500 mezzi e in 47 casi sono state riscontrate irregolarità per   mancanza di licenza o utilizzo di autovetture non idonee (quindi anche con rischi per la sicurezza dei passeggeri). Alcuni di questi taxi non sostavano nelle aree previste, e non rispettavano la turnazione assegnata o auto a “noleggio con conducente” (Ncc).

In totale sono state elevate sanzioni amministrative per più di 70mila euro per violazioni al codice della strada, e ritirate 47 carte di circolazione con il conseguente fermo amministrativo dei mezzi dai 2 agli 8 mesi. In quattro casi si è proceduto al sequestro del mezzo per la successiva confisca.

Passeggeri adescati

I controlli, svolti all’esterno dello scalo nei pressi dell’area arrivi e partenze dei Terminal 1 e 2, sono stati sviluppati anche grazie alle dichiarazioni dei passeggeri che venivano adescati con la promessa di tariffe convenienti e spostamenti veloci. Gli oltre 40 tassisti individuati, per di più di origine pakistana, indiana e cinese, assicuravano il proprio servizio in coincidenza dei voli da e per il proprio Paese di origine. I malcapitati clienti, una volta a bordo dei taxi, venivano istruiti su come rispondere alle forze di polizia in caso di controllo su strada ed invitati a qualificarsi come amici o parenti del guidatore.

Il fenomeno riscontrato nel 2019 è risultato in crescita rispetto a quello emerso nel 2018, anche in virtù della chiusura dello scalo di Linate della scorsa estate. In due casi sono state elevate sanzioni a 'furbetti' già verbalizzati negli scorsi anni, tornati in azione con diversi metodi per tentare di eludere i controlli (utilizzando auto a noleggio o usufruendo di conoscenti per il trasporto dei passeggeri).

Gli abusivi sono stati segnalati ai competenti reparti delle 'fiamme gialle' per gli approfondimenti di carattere economico-finanziario sulla loro attività svolta in aeroporto.

La Finanza, sottolinea “l’impegno profuso a tutela dei cittadini, dei regolari lavoratori del settore e del rispetto delle norme al codice della strada, e testimonia il quotidiano presidio esercitato dal Corpo nel sedime aeroportuale”.