I vertici della società smentiscono la gratuità annunciata dall'attuale governatore della Lombardia e dal suo predecessore
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana, eletto lo scorso 4 marzo, è tornato a ripetere che sarebbe stato abolito il pedaggio lungo le tangenziali di Como e di Varese. Una promessa sbandierata in occasione della campagna elettorale annunciata già lo scorso anno dall'ex governatore Roberto Maroni. La promessa è franata venerdì in occassione dell'audizioni dei vertici della società Pedemontana lombarda in Commissione ambiente della Camera, che senza troppi giri di parole hanno detto che il pedaggio sulle due tangenziali, parte integrante della Pedemontana, si continuerà a pagare per almeno altri cinque anni. Insomma, della gratuità promessa da Maroni e Fontana, che avevano parlato di stallo delle due mini autostrade, si parlerà dopo il 2023, data in cui si dovrebbe completare la costruzione della Pedemontana i cui lavori sono fermi da anni.
Il completamento della Pedemontana, per ora solo sulla carta in quanto occorrono oltre 4 miliardi di euro e ancora non è dato sapere chi li metterà a disposizione, consentirebbe nuovi incassi, in modo da rendere marginali i pedaggi delle due tangenziali definiti "molto rilevanti", dopo che a lungo erano stati considerati insignificanti. Attualmente, sulla tangenziale di Como transitano in media 1mila veicoli al giorno rispetto ai 20mila previsti dal piano finanziario. Stessa situazione sulla tangenziale di Varese. I maggiori fruitori sono soprattutto i ticinesi. Nel corso dell'audizione alla Camera si è parlato anche del completamento delle due tangenziali: occorre un miliardo di euro. Quanto basta per far capire che se ne parlerà ancora per parecchi anni.