Spettacoli

Mai così tanti film elvetici come nel 2023

Sono 680 le nuove produzioni con partecipazione svizzera. Ma solo tre film hanno avuto più di 100mila spettatori all'estero

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24 luglio 2024
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La produzione cinematografica svizzera è in buona forma. Non sono mai stati prodotti tanti film elvetici quanto lo scorso anno, indica Swiss Films. L'agenzia di promozione del cinema svizzero ha registrato 680 nuove produzioni con partecipazione svizzera.

Nel 2022, 634 produzioni elvetiche erano stato registrate nella banca dati Swiss Films Portal, indica quest'ultima nel suo rapporto annuale. In dieci anni, il loro numero è aumentato del 60%.

I principali progetti completati lo scorso anno sono cortometraggi di finzione (163), lungometraggi documentari (156) e lungometraggi di finzione (125). La banca dati recensisce anche 30 nuove serie televisive e 18 progetti di "realtà aumentata" (XR), due ambiti che "continuano a guadagnare importanza", secondo Swiss Films.

Aumento dei sostegni

Tale aumento costante del numero di progetti provoca un incremento delle richieste di sostegno. Swiss Films ne ha elaborate 310 di queste lo scorso anno (+9%), un record.

L'agenzia, in collaborazione con l'Ufficio federale della cultura, ha stanziato più di 1,7 milioni di franchi per promuovere la distribuzione internazionale dei film elvetici. Più del doppio rispetto al 2021.

Di tale importo, 1,4 milioni sono andati al sostegno alla distribuzione per uscite internazionali mentre 400'000 franchi sono stati allocati a sette altre misure di sostegno per la diffusione internazionale del cinema svizzero.

Meno spettatori

In totale, 76 film e coproduzioni svizzere sono stati diffusi all'estero, totalizzando 0,95 milioni di entrate. Un risultato "nettamente inferiore" all'anno precedente (1,2 milioni), rileva Swiss Films.

Soltanto tre film hanno superato i 100'000 spettatori all'estero: "La Chimera" di Alice Rohrwacher (168'000), co-prodotto da Amka Films di Savosa, "The Palace" di Roman Polanski, uscito nelle sale a fine settembre (140'000) e "Ingeborg Bachmann - Reise in die Wüste" di Margarethe von Trotta, uscito a ottobre (128'000).

Nonostante la ripresa dopo gli anni della pandemia, il box office europeo rimane teso e le cifre ristagnano a un livello inferiore rispetto a prima del Covid-19, sottolinea Swiss Films.