Il festival di danza contemporanea partirà martedì 11 giugno con una lunga serie di incontri intorno al binomio corpo e architettura
Si parte, martedì 11 giugno alle 21 al Palazzo dei Congressi, con l’anteprima di Tanzfaktor, Progetto biennale di Reso Rete danza svizzera che ospiterà cinque pezzi coreografici selezionati da una giuria di esperti. E poi sei giorni dedicati alla danza contemporanea internazionale, con un ricco programma di eventi che si svolgeranno, oltre che al Lac di Lugano, in alcuni luoghi significativi dell’architettura ticinese come Villa Heleneum e Asilo Ciani di Lugano, il Teatro San Materno di Ascona e la Chiesa Santa Maria degli Angeli sul Monte Tamaro. La seconda edizione del Lugano Dance Project è infatti dedicata al binomio corpo e architettura.
Nel programma anche cinque nuove produzioni, che il Lugano Dance Project ha affidato al talento di cinque coreografi.
Il primo di questi cinque spettacoli, giovedì 13 alle 21 nella Sala Teatro del LAC sarà ‘Quiet Light’, lavoro in cui Cindy Van Acker dirige due performer in uno spazio vuoto che ne rivela l’essenzialità. Artista di fama internazionale, belga di nascita e svizzera di adozione, Van Acker firma la creazione di una pièce che, pur senza soggetto né tematica, ambisce a lasciarsi scrivere da nozioni evanescenti.
La seconda produzione sarà venerdì 14 alle 21: il Teatro Foce ospiterà ‘Landless,’ creazione di Christos Papadopoulos e Georgios Kotsifakis che ne è anche interprete. Un assolo in cui il coreografo torna allo studio del corpo inteso come territorio sconosciuto, facendosi ispirare dall’architettura moderna e postmoderna per costruire una nuova prospettiva, domandandosi se è possibile percepire il corpo come spazio e trattarlo come tale. Sabato 15 giugno alle 11, alla Chiesa Santa Maria degli Angeli al Monte Tamaro Nicola Galli e Giulio Petrucci saranno autori e interpreti di ‘Cosmorama’. Ispirata dalla stretta relazione tra danza e paesaggio, Cosmorama è una performance creata per il progetto architettonico che Botta ha pensato sul limitare di un pendio da cui si gode di un panorama straordinario. Tra vedute vicine e lontane, prossimità corporea e distanze, linee, punti di fuga e contrappunti, Galli invita tutti a rovesciare la gerarchia dello sguardo.
Sempre sabato 15, ma alle 21 e nella Sala Teatro del Lac, avrà luogo la prima europea di ‘Symphonie de coeurs’, creazione della canadese Rhodnie Désir, un lavoro che si avvale delle musiche originali della cantante e violoncellista Jorane, eseguite dall’Orchestra della Svizzera italiana qui diretta da Naomi Woo, a cui si affiancano il beatmaker e sound designer Engone Endong e il percussionista e flautista Lasso Sanou. Frutto di un periodo che l’artista ha trascorso in due istituzioni specializzate in salute cardiaca – il Cardiocentro Ticino e il Montreal Heart Institute –, ‘Symphonie de coeurs’ si presenta come un’ode alla forza poliritmica del cuore.
Infine, domenica 16 alle 11 e alle 18, il Teatro San Materno di Ascona accoglierà ‘Released’ di Ioannis Mandafounis, performance che l’artista ha creato ispirandosi all’architettura del luogo. Il pubblico è invitato a muoversi nei luoghi del San Materno seguendo un percorso che si sviluppa tra spazi interni, raccolti e silenziosi, ed esterni, che riflettono i suoni della città. Divisi in piccoli gruppi, gli spettatori sono invitati a muoversi dando vita a un meccanismo che genera punti di partenza e sequenze di visione sempre diverse.
In programma anche le performance site-specific di cui sono protagonisti Michele Di Stefano, Tiziana Arnaboldi e Maria Hassabi, oltre a workshop, dialoghi, tavole rotonde e la proiezione, mercoledì 12 giugno alle 19.30 al Cinema Iride, di due cortometraggi del coreografo canadese Édouard Lock, presente alla proiezione.