laR+ L'intervista

Tre volte Chiara Dubey nel film di Isabel Coixet

‘Age’, ‘Light’ e ‘Departure’, tratti da ‘Constellations’, primo album della cantautrice ticinese, scelti dalla regista spagnola per ‘Un amor’

Chiara (dx) a San Sebastian con Coixet
(www.chiaradubey.com)
7 ottobre 2023
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‘Constellations’ è stato il suo primo lavoro discografico. Chiara Dubey ha appena terminato le registrazioni del secondo, del quale si avrà notizia presto. «Si chiamerà ‘Chandani’, è il mio secondo nome. In hindi significa ‘chiaro di luna’. Compare sul mio passaporto, ma è una cosa che nessuno sa». Prima che questo accada, quel primo concentrato di cosmica intimità, rimandato nella sua pubblicazione dal Covid e infine visto e ascoltato anche a Locarno e a Chiasso (oltre che nei video che lo hanno accompagnato), ha ancora una vita propria nei tre estratti divenuti parte della colonna sonora di un film.

“Così. È sempre stato sulla lista dei desideri, e sono tanto felice di potervelo raccontare”, scrive la cantautrice nella newsletter che accompagna la notizia. ‘Age’, ‘Light’ e ‘Departure’, tre estratti da ‘Constellations’, hanno trovato posto nell’ultimo film di Isabel Coixet, intitolato ‘Un amor’. Regista e sceneggiatrice spagnola, Coixet ha raggiunto il successo internazionale con ‘La mia vita senza me’ (2003), co-produzione ispano-canadese presentata in concorso al Festival di Berlino. Il film ha vinto due Premi Goya (Migliore sceneggiatura non originale e Miglior canzone) ed è stato candidato agli European Film Awards per il Miglior film e Miglior regista. Tratto da una sceneggiatura della stessa Coixet e Laura Ferrero, basata sul romanzo omonimo di Sara Mesa, ‘Un amor’ vede protagonisti Laia Costa e Hovik Keuchkerian.

‘Sì sì, poi vediamo...’

«In primavera ho fatto una story su Instagram», ci racconta Chiara. «Ho messo una domanda aperta, un invito a tutti a segnalarmi videomaker, visual designer». Una delle risposte alla story è stata, più o meno “Ciao, sono Isabel, mi piacerebbe collaborare con te”. Chiara: «Pensavo che fosse qualcuno che avrebbe voluto girare un video, devo avere risposto una cosa tipo “sì sì, poi vediamo”. Ma mi sono accorta che su Instagram questa Isabel era seguita da Antonio Banderas… Mi sono sentita stupida, avevo pensato fosse un errore, o uno spam!» (ride, ndr). “Sto girando un film, ho trovato la tua musica per caso su Spotify – le scrive Coixet – mi piacerebbe metterla nel film. Sei d’accordo?”. Chiara è d’accordo.

La première di ‘Un amor’ si è tenuta lo scorso 26 settembre al San Sebastián Film Festival, luogo di cinema e incontri. «Mi ha contattato la produzione. Quando mia mamma ha saputo che sarei andata a San Sebastián mi ha detto “vengo anche io”, e quando le zie hanno saputo che andava anche mia mamma, si sono accodate pure loro». Per quattro lunghi giorni di Festival. «Con Isabel è nato un rapporto personale. Il giorno prima della première mi ha invitato per un caffè. Stava in uno degli hotel più belli, dove ho capito che alloggiavano molti dei cast dei film in concorso. All’entrata c’erano polizia, fotografi, televisione; sul tappeto rosso che portava all’ingresso sono stata fermata dalla polizia, che mi ha imposto di entrare dal retro. Insomma, alla fine abbiamo preso quel caffè insieme, lei è stata molto carina, mi ha detto che le piacerebbe continuare a lavorare con me».

Figli

Tornata a casa, Chiara Dubey si sente «un po’ fiera di me, se posso dirlo. Ricordo quando sono nati i brani di ‘Constellation’, senza pretese, in una stanzetta di Londra, scritti al computer. Niente d’importante, poi hanno fatto la loro strada». Le chiediamo com’è ascoltarsi in un film, quanto sia diverso dall’ascoltare la propria voce per la prima volta alla radio: «È simile. Non ho figli, ma posso immaginare che sia come quando vedi tuo figlio prendere il diploma, quando capisci che lui non è più parte di te. Penso anche che sono passati diversi anni dalla nascita delle canzoni, e io col passare del tempo mi distacco dalla mia musica, percepisco sempre di meno il mio merito. Comunque mi sento orgogliosa quando vedo dove sono arrivate le canzoni. Ed è bello condividere tutto questo con la mia famiglia, e sentire sempre il sostegno».

Altro non resta qui da dire se non che ‘Un amor’ è entrato nelle grazie dello Zurich Film Festival e del londinese Raindance Film Festival; presto approderà nelle sale cinematografiche. E altro non resta, a noi, che aspettare ‘Chandani’: «Uscirà a marzo. È una parte di me che ho riscoperto, è un’autoriflessione».

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