Spettacoli

JazzAscona trentanove, quasi quaranta

Dal 22 giugno al primo luglio torna la musica sul Lungolago e nel Borgo, dalla gemellata New Orleans e dal resto del mondo (Ticino incluso): il programma

China Moses 29-30.6
31 maggio 2023
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Un flicorno e una tromba in bella vista, collanine con i colori ufficiali, il manifesto ufficiale e il programma, sempre ufficiale, un posterone quadrato e arancione ripiegato su sé stesso, con poca fuffa e tanti nomi, quelli di 271 musicisti – in forma singola o di gruppo – per 300 concerti. È JazzAscona 2023, la 39esima edizione, presentata in loco in un mattino freddino, ma solo per poco. Anche perché “quando si avvicina JazzAscona, cambia l’aria del Borgo, inizia l’estate”, dice il presidente Guido Casparis.

Dal 22 giugno al primo luglio, in riva al Verbano, si ripropone la full immersion che il mondo conosce. “Quando fanno paragoni – aggiunge Casparis – un po’ m’infastidisco: trovatemi un’altra manifestazione che nell’arco di dieci giorni organizzi 300 concerti all’aperto. I paragoni mi sembrano fuori luogo, JazzAscona rimarrà unica, per sempre”. Orgoglio a parte: sopravvissuto alla pandemia, JazzAscona torna portando con sé novità – su tutte, la gratuità – ed ereditando dalla precedente edizione l’apertura a tipologie di musica differenti dal jazz classico e dai rodatissimi standard.

“Manifestazione che vince non si cambia”, dice il presidente, e così è, aspettando il 40ennale sul quale lo staff organizzativo e artistico è già al lavoro. “Stiamo già pensando a cosa inventarci, cercheremo di stupire”, dice Luca Pissoglio, sindaco della città arancione, annunciando la presenza di Scott C. Miller, ambasciatore degli Stati Uniti in Svizzera, ospite della giornata inaugurale del 22 giugno, e annunciando anche un evento ottobrino, la festa delle città gemellate, le ‘Sister Cities’ Ascona e New Orleans, sorelle dallo scorso anno. Fine delle ufficialità.


New Orleans Jazz Orchestra

Tante stelle e un Award

Di musica pura, nell’incontro di presentazione dell’evento, parlano Matt e Nolan Quinn, con il secondo – Swiss Jazz Award 2022 – programmatore musicale aggiunto, da quest’anno. “È stato un piacere grandissimo entrare in contatto con gli artisti, questa volta dal punto di vista organizzativo”, dice il trombettista, che annuncia un’altra novità, l’apertura al latin jazz: il Lungolago vedrà protagonista la salsa di Nolosé (26-28.6), il flamenco dei La de triana (23-25.6), i suoni brasiliani di Afrogumbo (dal 23 al 26.6) e Café da manhã (1.7).

Poi Quinn introduce le stelle, a partire dalla (già Grammy) New Orleans Jazz Orchestra (28-30.6), nel suo insieme e nei singoli componenti, spin off da gustarsi in separata sede; China Moses, figlia di Dee Dee Bridgewater, un ritorno per lei ad Ascona (29-30.6); John Boutté, fratello di Lillian (24.6), cantante amatissimo a New Orleans, la sua ultima volta a JazzAscona risale a vent’anni fa. Boutté è apparso più volte nella serie tv ‘Treme’ della Hbo, che porta come sigla una sua composizione. Sarà una prima volta, invece, quella di Wes ‘Warmdaddy’ Anderson (22-24.6), sax contralto dalla lunga collaborazione con Wynton Marsalis.

Nel cartellone 2023 spiccano (27.6) le ‘Morricone Stories’ di Stefano Di Battista, con il sassofonista romano in quartetto per rivisitare le immortali composizioni per il cinema (e non) del Maestro. Anche quello di Davina & The Vagabonds, pianista, cantante e songwriter statunitense con band del Midwest al seguito, è un ritorno (28.6-1.7).


Stefano Di Battista (27.6)


Davina & The Vagabonds (28.6-1.7)

Prima della carovana ticinese, due ulteriori segnalazioni: l’esordio di Vanessa Collier (28.6-1.7), cantante, polistrumentista e songwriter, tre Blues Music Awards vinti, due come ‘Horn Player of the Year’ (2019 e 2020) e uno come ‘Contemporary Blues Female Artist of the Year’ (2022). E il già annunciato Swiss Jazz Award 2023, ovvero Christoph Grab, sassofonista, compositore e arrangiatore che sarà ad Ascona non solo per ritirare il premio, ma anche per portare tre distinte proposte musicali che lo vedono direttamente coinvolto: ‘Reflections’ (in quintetto, celebrando Thelonius Monk, il 24.6), Tough Tenor (celebrando Count Basie, il 27.6) e Root Ace (versione attualizzata del soul jazz, il 28.6). L’ultimo dei tre progetti include la giovane sassofonista zurighese Nicole Johänntgen, al suo esordio ad Ascona.


Christoph Grab, Swiss Jazz Award

Anche a chilometro zero

Arriva dal 2019 la rassegna ‘Groovin’ Up’, dedicata ai talenti emergenti under 26. Tra la mezza dozzina di band selezionate, due gruppi arrivano dalle principali università di New Orleans (la Tulane e la Loyola), accompagnate dai rispettivi professori; Manon Mullener, invece, è una promettente pianista friburghese che si esibisce in quintetto (24-26.6); promettenti sono anche i giovani ticinesi Low Five. Diciamo anche di Ear We Go (23-25.6), il workshop incentrato quest’anno sul repertorio di Bob Marley, diretto dal trombonista Gilles Repond e dalla cantante Amanda Rougier Appignani. Ma c’è molto altro Ticino: l’Hammond Connection 4tet con Andi Appignani, Mirko Roccato, Dario Milan e Nolan Quinn (22.6-1.7); gli Hotlanta di Matteo ‘Tedd’ Bertini e Rocco Lombardi (24.6); Freddie & The Cannonballs, Marco Marchi & the Mojo Workers (entrambi il 27.6), ma anche il nuovo progetto del chitarrista Sandro Schneebeli con la voce di Stella Cruz (il 24.6).

Quello che non ci stava

Per il viaggio in musica sullo storico treno della Centovallina con Frog & Henry (band di jazz tradizionale vincitrice del Premio del pubblico nel 2022), per la nuova (originale) cucina creola, per il ‘Mardi Gras’ di Bo Dollis & The Wild Magnolias e il burlesque di Mamie Damie, per il gospel nel giardino del Collegio del Papio, per l’immancabile brass band denominata quest’anno Treme’Lafitte, per il JazzAscona dedicato ai bambini e per gli altri (circa) 250 concerti di cui per questione di spazio non abbiamo potuto scrivere, rimandiamo al sito ufficiale www.jazzascona.ch (anch’esso con l’arancione a far da padrone).