Aleggia il sospetto del sessismo e della discriminazione sulla decisione di silurare Lisa LaFlamme, una delle più popolari anchor canadesi
Cacciata per la decisione di apparire in video a 58 anni con i capelli grigi. È il sospetto di sessismo e discriminazione legato all’età che aleggia sull’improvviso siluramento dalla tv canadese Ctv di Lisa LaFlamme, una delle più popolari anchor del Paese, premiata proprio quest’anno con il Canadian Screen Award come miglior conduttrice nazionale.
È stata lei stessa a rivelare in un video su Twitter che a fine giugno era stata informata che la società madre, Bell Media, aveva deciso di mettere fine dopo 35 anni di servizio al suo contratto, con due anni di anticipo.
"Sono stata presa alla sprovvista e sono ancora scioccata, rattristata da questa decisione", ha detto la giornalista, aggiungendo che le era stato chiesto di mantenere riservata la notizia per un po’.
"A 58 anni pensavo di aver ancora molto altro tempo per raccontare nuove storie che hanno un impatto sulle nostre vite quotidiane", ha spiegato l’anchor, che ha coperto i maggiori eventi del suo tempo, tra elezioni, guerre e disastri naturali. "Se da un lato è devastante lasciare Ctv News in un modo che non è frutto di una mia scelta, dall’altro sappiate che informarvi è stato il più grande onore della mia vita e vi ringrazio per essere sempre stati lì", ha omaggiato i suoi telespettatori.
I vertici dell’emittente assicurano che si tratta solo di una "decisione imprenditoriale" per perseguire una "direzione diversa", citando "cambiamenti delle abitudini degli utenti". E nello stesso giorno hanno annunciato il sostituto di LaFlamme: il 39enne corrispondente per gli affari nazionali Omar Sachedina, la cui bravura e diversità (musulmano di famiglia indiana emigrata dall’Uganda) non sono però bastati a placare le polemiche.
Telespettatori, colleghi dei media e vip della cultura, come l’ex cantante Anne Murray, condannano la mossa e qualcuno chiede la testa dei manager dell’emittente. Tra i possibili retroscena del benservito anche i diverbi tra la conduttrice e il capo di Ctv News Michael Melling sulle risorse per coprire la guerra in Ucraina.
Ma a tenere banco è la scelta di LaFlamme di non tingersi più i capelli nel 2020, quando la pandemia le ha impedito di andare dalla parrucchiera. "Alla fine ho detto ‘Perché preoccuparsi? Diventerò grigia’. Onestamente se avessi saputo che il lockdown poteva essere così liberatorio su questo fronte l’avrei fatto molto prima", raccontò lei stessa in uno speciale tv. Una scelta apprezzata dalle donne canadesi. Ma la decisione infastidì Melling, che chiese chi l’aveva approvata e non gradì l’effetto della sfumatura viola dell’acconciatura sotto le luci dello studio.
Le canadesi ora sono scese sui social celebrando l’anchor per aver abbracciato i suoi capelli grigi e non aver nascosto la sua età. "Lisa si è permessa di invecchiare in video e facendolo mi ha dato la fiducia di splendere nella mia naturale bellezza mentre l’età avanza", ha scritto Sarah M. Altre hanno messo in guardia che il licenziamento manda alle donne di mezza età il messaggio che potrebbero subire conseguenze professionali se optano per un look più naturale. I media sottolineano inoltre che Lloyd Robertson, il predecessore di LaFlamme, si è ritirato a 77 anni ed è stato onorato con un commiato in video.