Il 20esimo ha battuto per spettatori pure il 18esimo zeppo di star. A Gordevio in 1’700 per Philipp Fankhauser. Il Producing team è già al lavoro sul 2023
Consegnata ormai agli archivi, l’edizione numero 20 del Vallemaggia Magic Blues ha superato in spettatori persino quella infarcita di grandi star del 18esimo, grazie alle ottime esibizioni di quasi tutti i big, da Mike Zito ai Nine Below Zero, da Big Daddy Wilson a Justina Lee Brown, da Philipp Fankhauser ai Quireboys, senza dimenticare i Mandolin’ Brothers, Freddie & the Cannonballs e la chiusura con tre grandi voci femminili, Chiara Ruggeri, Lisa Doby e Sari Schorr.
La decisione del Producing Team di proporre unicamente musicisti già passati al Vallemaggia Magic Blues, pescando nel calderone dei migliori, ha permesso ai fan di riammirare alcune grandi star della musica del diavolo e altresì di misurare evoluzioni qualitative o al contrario mostrare certe involuzioni o problemi di altra natura. Possiamo tranquillamente affermare che quasi tutti i musicisti e i gruppi hanno risposto alla grande, senza nascondere che da Popa Chubby e dalla ‘Queen of Magic Blues’ Dana Fuchs ci si poteva attendere di più. Il primo ha confermato di non avere più l’inventiva e forse la voglia (visti i suoi problemi fisici) di rinnovarsi e di tornare a essere quello dei primi anni 2000; la seconda non ha confermato tutto quanto di buono avevamo potuto ammirare nelle altre due esibizioni in valle. I fans comunque hanno ‘perdonato’ e tributato loro calorosi applausi. Soprattutto al ‘King of New York Blues’ Popa Chubby.
Record di spettatori, più di 1’700 a Gordevio, per Philipp Fankhauser, confermatosi grande entertainer che non sembra sentire gli anni che passano, nella serata completata dai sempre più convincenti Freddie & the Canonnballs, con un Mattia Mantello splendido alla chitarra, secondo – nel novero dei chitarristi esibitisi – solo a sua maestà Mike Zito, autore del miglior concerto della rassegna, praticamente perfetto. Questa edizione ha pure confermato la qualità dei gruppi di apertura, spesso all’altezza se non superiori ai big in scaletta. Un esempio su tutti i Mandolin’ Brothers, giustamente considerati dalla critica il miglior gruppo italiano di roots rock e Americana (e pensare che non sono musicisti professionisti...), che hanno di fatto ‘salvato’ la prima serata di Maggia. I Nine Below Zero, sempre a Maggia, hanno riproposto, senza sbavature, il loro pub rock sanguigno, suonando con la stessa energia di quarant’anni fa.
La European Blues Night ha presentato tre gruppi tutti egualmente validi, dal duo Veronica e Max ai Nothing Toulouse e a Justina Lee Brown, confermatasi, assieme a Freddie & the Cannonballs, tra le proposte più valide del panorama svizzero e non solo. La Classic rock Night ha confermato il valore della Luca Princiotta Band, parsa ancora più tosta dello scorso anno. I Quireboys, molto convincenti, hanno mostrato come con il passare degli anni possa trasformare la propria musica in qualcosa di diverso, più vicina a sonorità southern rock, pur mantenendo salde le proprie radici rock’n’roll. Dopo la lunga kermesse della serata speciale per il 20esimo, la serata delle voci femminili, che ha chiuso la rassegna, ha permesso di ammirare una Chiara Ruggeri molto maturata e una band, i DimeBlend, all’altezza di competere con una splendida Lisa Doby (bello show molto calibrato e voce incredibile), più una scatenata e possente Sari Schorr, che possiamo già incoronare come la nuova ‘Queen of the Magic Blues’.
Il Producing Team è ora già al lavoro per gettare le basi della prossima edizione, precisamente il 7 luglio 2023 a Brontallo, con l’intenzione di modificare, senza stravolgere nulla, l’impostazione della manifestazione, per renderla ancora migliore per i numerosi fans che da vent’anni supportano il Vallemaggia Magic Blues. E dunque long live the Blues, long live the Magic blues!