Dal 25 al 31 maggio tra Mendrisio, Lugano e Massagno, con ‘un programma che rilassi, visto il momento’, dice il direttore Drago Stevanovic
Amore, musica, pace, silenzio. Da non fraintendersi con ‘peace & love’, furgoncini Volkswagen e flower power. «Non è un tornare al ’68, ma un programma che rilassi, che dia una visione diversa del momento storico che può farci stare male». Così Drago Stevanovic, deus ex machina (insieme all’affiatato team) dell’OtherMovie Lugano Film Festival, al via mercoledì 25 maggio sotto il segno di ‘Simboli, culture e società’, claim dell’edizione 2022 che si chiuderà il 31 maggio. Lo dice il nome, OtherMovie è un festival luganese, pur senza avere una sua sede precisa. Una sala cinematografica adatta se la auspicherebbe anche il vicesindaco Roberto Badaracco, presente alla conferenza stampa di presentazione: «Il nostro desiderio sarebbe quello di avere una sorta di stadt kino, una struttura che Lugano meriterebbe, nel quale proporre rassegne», nel quale «fare di più». Per il momento, alla sala cittadina ci ha pensato l’artista ticinese Milly Miljkovic (tra i giurati del concorso), che l’ha costruita in carta per uno dei due coloratissimi poster della manifestazione. Tra le novità, torna la musica all’OtherMovie, sezione che un tempo s’integrava al cinema (OtherMusic) e che quest’anno fa da colonna sonora ad alcune serate grazie alla sinergia con il giornalista Alessandro Zanoli, nata da un incontro con Stevanovic a Jazz in Bess. Di questa sinergia, segue esempio...
Rimandando a www.othermovie.ch per il ricco cartellone, la serata inaugurale è quella di mercoledì 25 maggio, aperta dal corto ‘Cerchio della vita’ di Milan Zulic (Svizzera/Serbia). Proiezione principale è però ‘Little Satchmo’ di John Alexander (Usa, 2021), documentario su Sharon Preston-Folta, figlia segreta – e mai riconosciuta per decisione unilaterale della moglie del musicista – del grande del jazz Louis Armstrong. Preston-Folta sarà collegata in streaming con OtherMovie così come il regista John Alexander; in presenza, Shawn Rhodes, produttore associato dell’opera, e il musicista e produttore già Emmy Award Eddie Korvin, supervisore alle musiche. Nella serata condotta da Alessandro Zanoli, chi meglio di Nolan Quinn, fresco di Swiss Jazz Award, poteva ricordare Satchmo dal vivo con Gianni Narduzzi (contrabbasso) e Gregor Ftičar (pianoforte), all’interno del Nolan Quinn Trio.
Giovedì 26 maggio al Lux, serata dedicata all’amore. Dopo la lectio magistralis di Luca M. Venturi, la proiezione di ‘Love Around The World’ (Croazia, 2021) di Andela e Davor Rostuhar, coppia di registi croati che hanno girato il mondo per filmare storie d’amore. La musica, in questo caso, è affidata al Ginger 4tet di Giorgio ‘Ginger’ Poggi (batteria), con Fabio Bruno (chitarra), Mario Preda (basso e contrabbasso) e Giuliano Molino (tromba). Special guest, Yor Milano: «Le parole sono di Prévert, non potevo che scegliere ‘Les feuilles mortes’, simbolica, bellissima», dice l’attore in conferenza. «E poi canto un successo di Gilbert Bécaud, ‘Et maintenant’, in cui l’amore è andato. Può succedere». Sabato 28 maggio, sempre a Massagno, serata sul silenzio incentrata su ‘L’art du silence’ di Maurizius Staerkle Drux (Svizzera/Germania, 2022), documentario dedicato al mimo francese Marcel Marceau, figura di riferimento per molti artisti (da Dimitri a Bowie a Kate Bush). Domenica 29 maggio ‘Il Cinema in moto’: ‘L’aquila nel cuore’ di Antonio Schmidt (Svizzera), storia della Moto Guzzi raccontata da chi l’ha vissuta in prima persona. A seguire, ‘Gotthard – One life, one soul’ di Kevin Merz (Svizzera, 2017), film dedicato alla rock band elvetica per eccellenza.
Lunedì 30 maggio sarà il Liceo cantonale di Lugano a ospitare il lavoro di ricerca ‘Simboli, culture e società’ e la masterclass di Gabriella Gallozzi, giornalista e ideatrice del premio ‘Bookciak, Azione!’. Allo Studio Foce, alle 18.30, ‘Penny Blood Pitch Case’, serie cinematografica ideata da Rachele Studer, tratta dai classici della letteratura horror-gotica. A seguire, alle 20, i corti in concorso, al vaglio della giuria composta quest’anno da Gabriella Gallozzi (giornalista e presidente di giuria), Milly Milikovic (animation designer), Kevin Merz (regista), Riccardo Galli (regista) e Marco Carbone (regista-videomaker). I finalisti di [S]guardo da vicino, concorso internazionale di cortometraggi, sono sette: ‘It builds a life’ di Mehdi Parizad (Iran); ‘E poi arriva Menny’ di Andrea Treina (Italia); ‘Prokop’ di Danilo Stanimirovic (Serbia); ‘Brother’ di Lisanne Sweere (Paesi Bassi); ‘I am number’ di Zoran Tairovic (Serbia); ‘The invasion’ di Dante Rustav (Uzbekistan); ‘Starvation’ di Meysam Mohammadkhani (Iran). Tre quelli dell’Other Swiss Short, concorso nazionale: ‘Talponi (Moles)’, di Vanja Victor Kabir Tognola; ‘Facing The Sky’ di Celine Lochmeier; ‘I Spy With My Little Eye’ di Annaka Minsch.
Martedì 31 maggio, sempre allo Studio Foce, la consegna dei premi. Non prima del dibattito ‘Emancipazione femminile e lotta contro la violenza sulle donne’, con la partecipazione di Gabriella Gallozzi, Milly Milikovic, la psicoterapeuta Piera Serra e la produttrice e attrice Esnedy Milàn Herrera. Modera Cristina Ferrari, giornalista de laRegione. A seguire, il concerto di chiusura con Marco ‘Rouge’ Lo Russo, uno dei nomi importanti della fisarmonica, autore della colonna sonora di ‘La machetera’ di Yanet Pavòn Bernal (Cuba, 2021), film del quale la sopraccitata Herrera è protagonista. La proiezione chiuderà il festival, che riserva un’appendice – dal 20 al 27 settembre, la premiazione dell’OtherMovie VideoArt Contest e dell’OtherMovie Award for Best Animated – e un prologo, domenica 22 maggio alle 18 a Casa Astra, Mendrisio, con la presentazione dei film realizzati dai membri della giuria OtherMovie, ospite Riccardo Galli, regista de ‘Il cercatore’ (Svizzera 2020) e relativo cast (e-mail: info@othermovie.ch, www.othermovie.ch).